All’Università un professore ci spiegò un giorno: “le tavole di un architetto non dovrebbero mai avere testi perché dobbiamo essere bravi a comunicare anche solo con le immagini”
L’architettura infatti ha poco a che fare con le chiacchere e molto con i fatti e se è vero che della cultura non bisogna mai averne abbastanza è anche vero che l’architettura è cultura che si fa materia, che si fa funzione, che è custode di sentimenti e sensazioni!
Succede poi che a forza di parlare ci si scordi del fare e si finisce per interpretare le parole ognuno a modo suo, col rischio di incorrere in errori irrimediabili!
Questo è quello che sta avvenendo per l’architettura sostenibile, o green, o verde, o come preferite definirla!

Non c’è progetto che non si vanti di essere sostenibile, verde, ma poi nella sostanza sono pochi gli esempi meritevoli di questo titolo e poche quindi le occasioni da cui imparare!

Difficile infatti spiegare a parole le diverse sensazioni che si provano a stare in uno scantinato o sopra una collina! Lo sappiamo tutti cosa si prova eppure se dovessimo raccontarlo a qualcuno che non lo ha mai vissuto dovremmo appellarci a sinonimi, improvvisare stati d’animo, fare esempi che si avvicinano, ma non sarebbe mai come sperimentarlo dal vivo!

Succede così che a forza di raccontare che basta un po’ di verde per cambiare le sorti di un edificio o di una città, ci ritroviamo invasi da improbabili pareti verdi, che durano il tempo della fiera, piante e fiori che sbucano dal pavimento pur non avendo le giuste condizioni per fiorire, …grattacieli di cemento appellati come “biofilici” solo perché nel progetto sono stati inseriti tanti begli alberi, che sopravviveranno solo a patto di una INsostenibile e continua manutenzione!
Per godere degli effetti benefici della natura, bisogna viverla, starci a stretto contatto, ma con quella vera, quella che affonda le radici nella terra e da essa si nutre!
Non c’è wallpaper a tema o lampada-vaso che tenga che possano uguagliare la vista di un bel viale alberato o una passeggiata in un parco; non c’è vasca o piscina che regalino i benefici di un bagno nel mare d’agosto!

Ho invoca l’aiuto del mondo della moda, e delle sue capacità di comunicazione, per farvi capire, immedesimandovi nelle modelle, la differenza tra lo stare a contatto con la natura e illudersi di farlo!

Queste immagini, quasi al limite della realtà, rendono bene la sensazione fresca e selvaggia della foresta, del bosco o di un folto giardino!

Scorrendo oltre potete invece vedere esempi in cui la natura c’è, ma sotto forma di rappresentazione o ispirazione e anche se i colori e le forme sono molto simili, l’ambiente, e di conseguenza le sensazioni, cambiano completamente!






Tutto è più statico, rigido e monotono!
Mancano le sfumature e l’imprevedibilità, l’aria umida e sana, ..manca la vita!
Non c’è la facciamo ad essere più bravi della natura, inutile intestardirsi! E allo stesso tempo non ne possiamo fare a meno, è un bisogno primario e ancestrale!
Quindi non fatevi intontare da chiacchere senza sostanza e fate di tutto per tutelare la natura, quella vera!
Non pavimentate un giardino solo perché il prato sporca e ha bisogno di manutenzione; non rinunciate ad un balcone o terrazzo pieno di verde, non accette che vengano abbattuti alberi senza poi piantarne di nuovi e a quantità!
Le sorti della città sono in mano a ogni singolo cittadino!
Ph. da Pinterest