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Conversare il futuro!

Conservare è una parola di sapore un po’ vintage, si conserva il passato, ma come si può conservare il futuro?

In realtà il futuro è assicurato proprio dalla conservazione e tutela di quello che a noi è caro.

Innanzi tutto bisogna partire dal riconoscimento storico e artistico della materia che abbiamo davanti!

Molti appartamenti anni ’50 a Roma hanno delle piastrelle di qualità che si sono mantenute lucide ed interessanti nel tempo!

Ha senso buttare tutto per montare nuove piastrelle magari di qualità inferiore a quelle esistenti?

Sostituire magari un pavimento in marmittoni con uno in linoleum?

Sembrano richieste assurde ai più eppure sono domande che mi vengono rivolte, perché?

Perché la ristrutturazione di casa viene sempre associata ad una rimessa a nuovo!

Ma i preziosi materiali presenti nella maggior parte delle case di una cinquantina di anni fa possono fare parte di una reinterpretaizone dell’abitazione.

A questo punta molto gioca il ruolo dell’architetto che sa accostare nuovi colori e nuovi materiali all’esistente creando un inaspettata e del tutto nuova ambientazione.

I vantaggi in termini di conservazioni non sono solo culturali e di tutela del territorio ma tutelano anche e molto il risparmiatore che può eliminare dalla lista degli interventi da fare per la rimessa in funzione, attività come la demolizione, perché le piastrelle antiche vengono mantenute, attività come nuova posa, ecc. Il risparmio inoltre si avvantaggia del fatto che spesso i materiali utilizzati molti anni fa erano di una qualità maggiore e quindi anche la fiducia veniva a corata con una certa facilità! In Liguria c’è l’ardesia scusa su tutti i davanzali? Nel Lazio il travertino! Usi e costumi della tradizione sono spesso la miglior risorsa per un futuro più coscienzioso e sostenibile!

Prima di buttare valutate con serietà se si può conservare e riusare lasciando il loro tocco di creatività!! Non solo l’ambiente ma anche il portafoglio ne trarrà beneficio! Avrete, grazie al restyling, la possibilità di vivere in una casa dall’aspetto nuovo ma con materiali della tradizione, generalmente più robusti e duraturi!

Di seguito degli esempi dal web di conservazione delle piastrelle originali o riproduzione di ambientazioni molto simi a quelle degli anni 50.

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L’Architettura ‘Fast&Furios’ che sta alienando il mestiere di Architetto

Quanti di noi vorrebbero metter su la propria casa o il proprio ufficio, proprio come Elsa fa per il suo Castello, nel cartone Disney ‘Frozen’?

Il passaggio dall’idea alla realizzazione viene sofferto un po’ da tutti, soprattutto dai non addetti ai lavori, che non hanno esperienza sulla tempistica, che può caratterizzare diversamente ogni intervento.

Eppure mi sembra così assurdo che un luogo dove si immagina di passare tutta la vita, possa e debba essere ‘cotto e magiato’ in quattro e quattrotto, come se sistemare il proprio nido, il proprio rifugio, lo spazio dove si proietta la nostra anima, sia solo un impegno gravoso da togliersi il prima possibile!

Un po’ come se dovessimo dedicare giusto una settimana della nostra vita a farci una cultura, per poi viverla; oppure dedicare comunque un tempo limitatissimo alla crescita personale per poi continuare a vivere, senza crescere più!

I prefabbricati in architettura e i negozi di arredamento non fanno altro che alimentare questa tendenza.

Una volta i mobili erano parte del corredo e spesso si tramandavano dai nonni ai figli e ai nipoti eppure le case erano molto eleganti e graziose.

Oggi, se entri in un mobilificio, puoi avere il progetto della tua cucina in 15-20 minuti; se è ancora troppo, sono disponibili, per ogni stanza, composizioni preconfezionate, a prezzo fisso, che stai sicuro che il 24-48 ore avrai un divano dove sprofondare davanti alla TV e un letto dove dormire.

Soluzioni chiavi in mano, composizioni preconfezionate e pronte solo per essere portate a casa Tua!

Si, casa tua, che di tuo non ha niente!

Perché non hai scelto niente se non la volontà di non scegliere, di non prenderti il giusto tempo per realizzarla e arredarla a tua immagine e somiglianza!

E si finisce per avere case tutte uguali, più o meno fredde o più o meno incasinate, terribilmente cloni dei cloni di noi stessi.

Siamo davvero tutti cloni, o in ognuno di noi vive un mondo unico e speciale e irripetibile?

E se la casa è la proiezione di noi bello spazio, se la casa è il nostro rifugio, l’ancora per ricrearsi e rigenerarsi, come possiamo davvero pensare che sia corretto decidere tutto davanti a una composizione preconfezionata?

Ho ordinato pochi giorni fa il mio primo mobile al falegname.

L’ho pensato, l’ho progettato; mi sono accordata in modo che sia sostenibile: niente colle, niente vernici. Ora inizia l’attesa…perché un oggetto fatto in mano a bisogno dei tempi umani per essere realizzato.

Quando questo elemento di arredo arriverà a casa mia, sarà già in amico, un compagno con cui ho iniziato ad avere relazione da un po’.

Non mi sono buttata nella frenesia del ‘preconfezionato’ e ho deciso di prendermi il giusto tempo per avere una casa che rispecchia la famiglia che siamo.

La mia casa crescerà e maturerà con me e sarà sempre più un luogo delle esperienze e dei ricordi, un luogo dove stare, e stare bene!

A cosa serve quindi un Architetto?

Per l’arredo e l’architettura Fast&Furios, a poco e niente…

Per una casa che parli di te, che sia unica come te e che sia viva e viva del tuo respiro, …ecco…per tutto questo c’è bisogno dell’architetto, che può guidarti in questi viaggio meraviglioso, calmo e profondo, alla scoperto del tuo Io esteriore!

Di seguito, immagini di interni particolari, con arredi spesso fatti a mano o di riuso.

Ph. da Pinterest

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L’architetto durante le feste

Pillole di architettura:
Non è mai una questione di dimensione dello spazio bensì della sua corretta gestione!

Un monolocale può essere una reggia se ben gestito, una reggia può essere infinitamente scomoda se mal progettata!

La mente dell’architetto non riposa mai… Dove va il suo sguardo indaga, prende le misure, sposta gli oggetti, ne immagina altri…
Le vacanze sono un momento molto delicato in cui l’andare di casa in casa sottopone l’architetto ad un forte stress di continua riorganizzazione mentale dello spazio intorno senza poter far molto più che elargire qualche prezioso consiglio!

Ecco perché proprio oggi voglio lasciarvi questa pillola di architettura: non c’è spazio che non possa essere reso perfetto, basta crederci!

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Foto da Pinterest