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Un lungo silenzio ..per ascoltare (…e riportare la bellezza a casa)

Le vacanze sono ufficialmente finite, ottobre è alle porte, ormai si può iniziare serenamente a pensare alla stagione fredda, e ai magici momenti che anche lei ci riserverà!

Un lungo silenzio per ascoltare, per ascoltarvi!

Un grande filosofo greco, Zenone di Cizio (ma di sicuro non solo lui) ha detto: “La ragione per cui abbiamo due orecchie ed una sola bocca è che dobbiamo ascoltare di più e parlare di meno”

Il web è sempre più un fiume in piena, non riusciamo a stargli dietro, qualcuno ne fa quasi un lavoro a tempo pieno, altri, senza dare troppo peso alle conseguenze, si accontentano del titolo ma poi si dedicano con solerzia a commentare, dedicando il loro prezioso tempo ad una causa tutta sua perché manca la base del dialogo che è l’ascolto.

Senza farla troppo lunga, vi ho osservato ed ascoltato, seguendovi, con affetto, nei racconti, in prima persona, delle vostre belle vacanze, per capirvi ancora di più, ancora meglio! Per aiutarvi poi e seguirvi nelle scelte, per riportare la bellezza a casa!

Cosa ho capito quindi?

La bella stagione ci ha fatto presto riscoprire il nostro ancestrale rapporto con la natura, siamo corsi al mare ai primi caldi e in montagna quando il caldo era insostenibile!

In entrambi i casi la natura è venuta in nostro soccorso incantandoci con i suoi giochi di luce a contatto con il caldo sole o ammaliandoci con le melodie note, ma sempre inaspettate!

Ne abbiamo approfittato per visitare le bellezze dell’architettura e dell’urbanistica, tutte concentrate nei centri storici, piccoli o grandi, l’attenzione ai dettagli sta solo lì!

Ci siamo inebriati di bellezza, guastandoci ogni dettaglio, dai decorati frontini, agli articolati capitelli, dai colori caldi e delicati, alla perfetta articolazione dei pieni vuoti, che possiamo trovare solo negli edifici tradizionali.

Le dimensioni contenute degli spazi storici hanno favorito il traffico pedonale a discapito di quello carrabile permettendoci di gustare un buon caffè e un dolcetto proprio fronte strada, così come ci piace, a contatto stretto con la vita!

Ci piace infatti farci travolgere dal traffico di persone e non di macchine!

Ci piace vedere sguardi e sorrisi, in un complesso articolato fatto di dettagli a scala umana.

Abbiamo apprezzato i colori dei centri storici e delle città turistiche, sempre caldi, corposi, e allo stesso tempo delicati ed eleganti.

I luoghi turistici sanno che l’individualità è importante, e che nella scelta di ogni dettagli si evince la cura per ogni persona.

Il fatto in serie ci avvilisce, l’originalità e l’unicità del fatto a mano ci onora e ci gratifica.

Ecco perché le più belle piazze hanno arredi particolari, studiati nel dettaglio e per quell’ambiente.

Ecco perché la bellezza, la comodità e la cura continua ne fanno una costante attrazione per i turisti.

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Siamo andati alla ricerca del bello e del curato, abbiamo scelto luoghi accuditi, in cui l’attenzione all’oggetto è anche attenzione alla persona e alla sua anima!

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Potendo, si è preferito soggiornare in case tradizionali, dove respirare tanta storia e tante esperienze uniche. I palazzi storici, le case tradizionali, fino alle masserie o fienili e monasteri ristrutturati, respirano vita, vita passata, ma esperienze sempre presenti! È il contributo corale, succedutosi negli anni,  che spesso rende un luogo davvero magico.

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Il sud d’Italia vi ha incantato con i suoi infiniti decori, il nord con le belle montagne e l’efficienza impeccabile.

Il grande assente?

Il cemento e le sue infinite distese senza soluzione di continuità;

La desolante architettura filo-razionalista, priva di decori e di dettagli e con essi spesso anche di attenzione

Il fatto in serie, troppe volte in maniera frettolosa e superficiale

Tornati a casa, le foto postate sui social sono crollate drasticamente, le nostre periferie grigie, piene di cemento ed asfalto, degradate ed anonime hanno presto spento i nostri sensi e il nostro entusiasmo e con essi la macchinetta fotografica!

Chi ha voglia di fotografare l’asfalto o il traffico delle macchine?

Almeno su internet risparmiamocelo!

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Non bisogna aspettare 12 mesi per ritrovare la serenità e i giusti stimoli perduti!

Si può imparare dai luoghi stupendi che hanno deliziato i nostri occhi e il nostro cuore e, consci delle scelte giuste, possiamo poi riapplicarle nelle case ma anche nelle piazze e negli spazi pubblici, fino alle facciate dei palazzi!

Molte teorie già esistono in merito, e l’esperienza diretta ce le può confermare!

L’attenzione al dettaglio è fondamentale, non bisogna avere paura di dedicare tempo ad un progetto di restauro o di progettazione, perché le più grandi opere hanno impiegato anni per essere realizzate. La fretta spesso si lega alla superficialità!

Bisogna scegliere con cura i materiali, preferendo quelli naturali e non tossici, e abbinarli con sapienza. I colori complementari si illuminano a vicenda, mentre le tonalità simili creano un’atmosfera più pacata.

Le sfumature sono migliaia e c’è una differenza infinita tra un colore pastoso, polveroso, corposo, luminoso, ecc… Questo si riflette sul risultato finale in maniera preponderante!

Il dettaglio e il decoro sono la nostra vita, non scegliamoli in base alla praticita ma alla bellezza.

Spesso gli elementi naturali hanno bisogno di molta meno manutenzione e invecchiano rimanendo sempre belli!

Abbandoniamo definitivamente il cemento, il razionalismo e il fatto in serie e torniamo a progettare a scala umana e con attenzione alla persona!

Ph. da Pinterest

 

 

Carnevale · Colore · Creatività · Fantasia · Libertà · Magia · Mistico · Passione Architettura · pillole di architettura · Sicurezza · Venezia

Carnevale e Sicurezza

Carnevale e Sicurezza sono due termini che  non hanno niente a che fare e mi rimandano alla medesima controversia tra fantasia e architettura!

Il Carnevale è il simbolo per eccellenza della libertà: grazie alla maschera possiamo desiderare di essere chiunque altro; il colore ci fa assaporare il divertimento e lo svago ed entrambi, insieme, ci accompagnano attraverso quel processo di rigenerazione che ci permetterà di  affrontare, con energie rinnovate, il nuovo anno.

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L’ombra della Sicurezza pero è caduta anche su questa millenaria kermesse: quest’anno il limite di visitatori del volo dell’Angelo in piazza San Marco é stato ridotto ulteriormente a 20mila persone. La misura é stata presa in ottemperanza al cosiddetto decreto Minniti sulla sicurezza delle manifestazioni all’aperto, per assicurare ordine e facilitare la gestione e il controllo.

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Difficile immaginare Venezia, stretta tra le barricate, difficile vedere il suo eco mondiale di  arte e cultura diventare appannaggio di quei pochi che potranno goderla dal vivo. Questo spettacolare evento, nato circa mille anni fa dal desiderio di donare al popolo un periodo di  libertà e svago, livellando le differenze sociali grazie all’uso delle maschere, è stato piegato e sottomesso dal terrore. La stessa cosa è successa alla fantasia dell’architetto!

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Quante volte la fantasia e la creatività degli  architetti è stata violentata e maltrattata con la scusa della crisi, del tanto non si può fare? Nasciamo creativi e ci trasformano in disillusi.

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E invece la creatività, l’arte, è una caratteristica dell’essere umano che ci nutre, ci aiuta a trovare soluzioni, ci realizza!

Quale architetto non si incanta davanti al Carnevale di Venezia, per i suoi colori, gli infiniti decori, la compresenza di materiali solidi e millenari dei magnifici palazzi storici, la scenografia magia della laguna, i pizzi e merletti, gli infiniti decori e dettagli che si ritrovano tanto sulle maschere quanto sugli edifici

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A Venezia la magia è di casa e nei giorni del Carnevale trova la sua massima espressione!

Speriamo che la paura non privi mai Venezia di questo momento sociale dal forte potere terapeutico e rigenerante e che l’architetto, seguendo l’esempio, non faccia barricare la sua più potente arma che è la fantasia e non abbandoni mai la sua propensione ad elaborare nuove soluzioni per il bene della comunità.

Ph. da Pinterest

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