Amore architettura · Architettura · architettura sostenibile · Armonia · Ascolto · Bagno · Biofilia · Buona architettura · Creatività · Esperienza · Fantasia · Interior design · Passione Architettura · pillole di architettura · progettazione partecipata · progettazione partecipata bambini · Progetto esperienza · Progetto vita · Sentimenti architettura · Tempo · Tempo Lento

L’Architettura ‘Fast&Furios’ che sta alienando il mestiere di Architetto

Quanti di noi vorrebbero metter su la propria casa o il proprio ufficio, proprio come Elsa fa per il suo Castello, nel cartone Disney ‘Frozen’?

Il passaggio dall’idea alla realizzazione viene sofferto un po’ da tutti, soprattutto dai non addetti ai lavori, che non hanno esperienza sulla tempistica, che può caratterizzare diversamente ogni intervento.

Eppure mi sembra così assurdo che un luogo dove si immagina di passare tutta la vita, possa e debba essere ‘cotto e magiato’ in quattro e quattrotto, come se sistemare il proprio nido, il proprio rifugio, lo spazio dove si proietta la nostra anima, sia solo un impegno gravoso da togliersi il prima possibile!

Un po’ come se dovessimo dedicare giusto una settimana della nostra vita a farci una cultura, per poi viverla; oppure dedicare comunque un tempo limitatissimo alla crescita personale per poi continuare a vivere, senza crescere più!

I prefabbricati in architettura e i negozi di arredamento non fanno altro che alimentare questa tendenza.

Una volta i mobili erano parte del corredo e spesso si tramandavano dai nonni ai figli e ai nipoti eppure le case erano molto eleganti e graziose.

Oggi, se entri in un mobilificio, puoi avere il progetto della tua cucina in 15-20 minuti; se è ancora troppo, sono disponibili, per ogni stanza, composizioni preconfezionate, a prezzo fisso, che stai sicuro che il 24-48 ore avrai un divano dove sprofondare davanti alla TV e un letto dove dormire.

Soluzioni chiavi in mano, composizioni preconfezionate e pronte solo per essere portate a casa Tua!

Si, casa tua, che di tuo non ha niente!

Perché non hai scelto niente se non la volontà di non scegliere, di non prenderti il giusto tempo per realizzarla e arredarla a tua immagine e somiglianza!

E si finisce per avere case tutte uguali, più o meno fredde o più o meno incasinate, terribilmente cloni dei cloni di noi stessi.

Siamo davvero tutti cloni, o in ognuno di noi vive un mondo unico e speciale e irripetibile?

E se la casa è la proiezione di noi bello spazio, se la casa è il nostro rifugio, l’ancora per ricrearsi e rigenerarsi, come possiamo davvero pensare che sia corretto decidere tutto davanti a una composizione preconfezionata?

Ho ordinato pochi giorni fa il mio primo mobile al falegname.

L’ho pensato, l’ho progettato; mi sono accordata in modo che sia sostenibile: niente colle, niente vernici. Ora inizia l’attesa…perché un oggetto fatto in mano a bisogno dei tempi umani per essere realizzato.

Quando questo elemento di arredo arriverà a casa mia, sarà già in amico, un compagno con cui ho iniziato ad avere relazione da un po’.

Non mi sono buttata nella frenesia del ‘preconfezionato’ e ho deciso di prendermi il giusto tempo per avere una casa che rispecchia la famiglia che siamo.

La mia casa crescerà e maturerà con me e sarà sempre più un luogo delle esperienze e dei ricordi, un luogo dove stare, e stare bene!

A cosa serve quindi un Architetto?

Per l’arredo e l’architettura Fast&Furios, a poco e niente…

Per una casa che parli di te, che sia unica come te e che sia viva e viva del tuo respiro, …ecco…per tutto questo c’è bisogno dell’architetto, che può guidarti in questi viaggio meraviglioso, calmo e profondo, alla scoperto del tuo Io esteriore!

Di seguito, immagini di interni particolari, con arredi spesso fatti a mano o di riuso.

Ph. da Pinterest

Architettura · architettura sostenibile · Architetture mistiche · Armonia · Ascolto · Bambini · Bene culturale · Buona architettura · Colore · Colore salutare · Comunicazione · Fashion · Interior design · Inviato buona Architettura · legno · Libertà · Magia · Materiali naturali · natura · pillole di architettura · Sentimenti architettura · Settembre · Tempo Lento

Autunno…a tutto Colore (astenersi gray-addict)

Quest’anno, come mai prima, abbiamo bisogno di un Autunno a tutto Colore!

Se l’accorciarsi delle giornate e lo scemare del caldo (scemerà prima o poi, ve lo assicuro) accendono in noi, sempre più forte, il desiderio di ambienti caldi e rilassanti, che accolgono anche l’inevitabile stanchezza da cambio di stagione; è anche vero che quest’anno, in piena tensione da Covid e tristissimi fatti di cronaca, abbiamo bisogno dell’effetto benefico ed energizzante del colore.

E in particolar modo dei colori vivaci e pieni di significato dei tessuti africani.

Sarà per il legame più o meno profondo che si è creato con Willy e la sua Comunità tutta, sarà che i miei figli mi tirano per mano, ogni giorno di più, stagione che sia, verso lo spensierato mondo dei colori, ma per me quest’anno sarà a tutto colore e saranno colori e decori africani, per non dimenticare ma anche per prendere dalla loro infinita energia e positività, tutta la grinta di cui abbiamo bisogno.

Il colore infatti influenza fortemente il nostro stato d’animo. Ce lo raccontano ormai numerosi trattati in merito, che da un po di anni a questa parte, approfondiscono il tema.

Una delle mie ultime letture, che consiglio, è il libro molto fresco e immediato di Karen Haller, ‘Il piccolo libro del colore. Come i colori possono cambiarti la vita’; di cui sono venuta a conoscenza durante uno dei live dell’ artista e illustratrice Francesca Quatraro, nel suo gruppo facebook ‘Disegna con me’.

E ho scoperto, anzi confermato, che il colore davvero ti cambia la vita!

Ho capito perché al liceo ero una vera e propria nero dipendente, da neo mamma amavo solo i colori pastello e adesso, da vivace mamma e professionista, sono sempre più aperta ai colori e ai decori.

In autunno generalmente la natura ci consiglia e ci consola con i suoi colori più caldi e confortevoli, e così anche i tessili della mia casa e/o dei miei clienti, da luminosi e sgargianti, diventano pastosi e avvolgenti.

Quest’anno però è diverso….

Non riesco proprio a staccarmi dalla grinta del blu elettrico accostato al rosso aragosta, o al dorato senape, che sta bene un pò non tutto,.. bianco caldo, rosso corallo, verde bosco, verde salvia…

Insomma sembra che non riesca a staccarmi dalla potenza dell’Estate!

Perché succede questo? Perché il colore è nutrimento puro per la natura anima.

Sapete per esempio che il colore blu fa passare la fame? Perché non esiste al mondo cibo blu. Al contrario, il rosso, sprigionando tutta la nostra energia, ci smuove tutte le papille gustative.

Quest’anno ci aspetta con una infinità di sorprese, e purtroppo non necessariamente belle, quest’anno ci accoglie con l’ombra di ciò che è stato senza darci la certezza che non ritornerà.

Quest’anno abbiamo tutti la fifa addosso, ben nascosta sotto la mascherina.

Ma quest’anno è anche l’anno della resa dei conti, di mostrare che dopo tutto ce la facciamo, di essere comunque propositivi ed ottimisti.

Ed ecco che mi sono tornati in mente i miei figli e la loro voglia di cancellare tutte le parti bianche di casa ( e sono tante) per ricoprirle con tutti i colori dell’arcobaleno; e poi i sorrisi giganti delle popolazioni nere, sempre avvolti da gioiosi e sgargianti colori…e ho capito che era proprio quello di cui avevo bisogno; di cui tutti abbiamo bisogno.

L’african style ha preso piede in Italia da molto tempo. All’inizio solo arredi e sculture in legno e paglia, oggi possiamo acquistare vestiti, stoffe, arredi, … veramente ovunque.

Come dimenticare le collezioni a tema, limited edition, di Ikea o i tessuti ripresi anche dai più famosi stilisti italiani.

Ne troviamo davvero per tutti i gusti.

IL CONSIGLIO

Siamo pur sempre in autunno, quindi, tra le tante fantasie, scegliere quelle che contengono un pò di colori caldi come il rosso aragosta, o il giallo senape.

Evitare assolutamente colori fosforescenti, da riservare solo all’Estate.

Per un effetto super energizzante, accostare colori caldi e freddi tra di loro, in modo che uno sia preponderante rispetto all’altro e il secondo si ritrovi nei dettagli.

Anche la vostra casa ha bisogno di tanto colore?

Se lo riserviamo solo ai tessili, abbiamo modo di cambiarlo con facilità e realizzare sempre ambientazioni diverse e soprattutto in linea con il nostro mood del momento.

Articolo dedicato a Willy e alla sua ammirevole comunità Capoverdiana.

Ph. da Pinterest

E che la ripresa abbia inizio….

Buon rinizio a tutti…in sicurezza….e soprattutto

TANTA SERENITÀ

acqua · Amore architettura · Architettura · architettura sostenibile · Architettura vacanza · Architetture mistiche · Armonia · Ascolto · Biofilia · Buona architettura · centri storici · Colore · Colore salutare · Compagnia · Comunicazione · Creatività · edifici storici · Esperienza · Fantasia · Foresta commestibile · Interior design · Inviato buona Architettura · legno · Libertà · Magia · Materiali naturali · Mistico · moda · natura · Passione Architettura · pillole di architettura · Progetto esperienza · Progetto vita · Pubblic space · restauro architettonico · Rigenerazione urbana · Riuso · Sentimenti architettura · Verde

Finalmente fuori….dal Computer!

“…Poi, ieri, sono uscita… Ed è stato come uscire improvvisamente fuori, dopo essere stati chiusi a lungo dentro una prigione!”

Eh sì… Ci conviviamo da molti anni con la tecnologia: accende la luce, è la sveglia della mattina e l’unica possibilità per essere in contatto continuamente, ma siamo talmente assuefatti da non farci più caso.

Eppure c’è stato un tempo in cui non avevamo il cellulare, non c’era il computer a casa, …la TV era un lusso..

C’era un tempo in cui più famiglie si dividevano un telefono….

Ops….forse sto andando troppo indietro!.

….C’era un tempo….

E poi ….la tecnologia è diventata tutto per noi e senza non avremmo potuto vivere… Il tempo della Quarantena!

Ci siamo incontrati sullo schermo, abbiamo fatto i compiti on line, gli ordini on line, la lista della spesa on line! Siamo stati davanti a computer, cellulari, tablet, talmente tanto tempo da sentirli quasi una parte del nostro corpo.

Poi, ieri, sono uscita… Ed è stato come uscire improvvisamente fuori, dopo essere stati chiusi a lungo dentro una prigione!

Ieri sono uscita dal computer dopo tanto tempo!

E la prima cosa che ho fatto, è stato osservare e apprezzare il bello e il valore di ciò che abbiamo… già!

Difficile non associare ad un architetto il termine stravolgimento! Tutti penso a noi come a quegli esseri pericolosi che ti mettono sottosopra casa.

Si, siamo noi, la categoria più temuta! E pur di fuggire alla nostra ‘furia ribaltatrice’ si sono inventati le peggio figure professionali, (e non me ne vogliano tutti quei bravi e seri professionisti) dai titoli più bizzarri, per spezzettare il più possibile quello che in generale fa una persona sola!

Cosa farebbe quindi un architetto, davanti ad un giardino abbandonato da mesi? (Molto più di quelli che ci ha imposto la quarantena)

Secondo la teoria, l’architetto, rade al suolo tutto per disegnare nuovi sentieri, inserire nuove piante, cespugli, profumi e colori, ….

Ma dato che io sono un architetto un po’ pazzo e un po’ curioso, molto mamma e sensibile assai…mi sono tuffata in un viaggio bellissimo dentro a un giardino, abbandonato, e l’ho sorvolato proprio come un’ape, soffermandomi con attenzione, nutrendomi di fiore in fiore, delle loro forme e dei loro colori!

Un giardino così va conservato proprio com’è.

È una esperienza unica e irripetibile, come irripetibile è l’opera che fa madre natura.

E così, anche l’architettura, il design, gli spazi interni ed i materiali, possono essere conservati, valorizzati, apprezzati per quello che sono.

In un periodo come questo, in cui siamo stati per molto tempo chiusi negli spazi confinati e ora usciamo, quasi volando, buttandoci per le strade, con voglia di sole e di vita, abbiamo avuto l’opportunità di osservare con molta attenzione sia lo spazio chiuso che quello esterno, che testeremo ancora meglio ora.

Ci siamo interrogati, indignati, difficilmente entusiasmati, …davanti agli spazi in cui viviamo, tanto da sentirci in dovete, appena possibile, di riempire tutti i più famosi negozi di arredamento sperando di portare un po’ di pace a casa nostra.

Ora le città ci aspettando a braccia aperte, con i loro prati un po’ più alti del solito, gli intonaci scrostati, le vetrine vecchio style…

Il SEGRETO non è cercare di CAMBIARE tutto, ma di VALORIZZARE ciò che già c’è, perché, ad osservare con attenzione, abbiamo tanto, ma tanto, per cui essere felici!

Ho deciso allora di associare le numerose immagini dei fiori e delle piante, che ho raccolto ieri, ad ambienti vintage o che hanno saputo valorizzare gli elementi storici presenti, ottenendo un ambiente nuovo, originale, ma unico e prezioso.

Quindi l’imperativo è…ripartiamo da quello che abbiamo…

Ripartiamo dalla valorizzazione di quello che abbiamo!

Ph. dei fiori – di Francesca Ianni architetto

Ph. di interni, esterni e modelle – da Pinterest

Adolescenti · Amore architettura · Architettura · architettura sostenibile · Armonia · Arte · Ascolto · Bambini · Biofilia · Buona architettura · Cartone · Colore · Colore salutare · Compagnia · Comunicazione · Creatività · Esperienza · Fantasia · Hygge · Interior design · Kindergarten · legno · Libertà · Magia · pillole di architettura · Playgroung · progettazione partecipata · progettazione partecipata bambini · Progetto esperienza · Sentimenti architettura

Ripensare lo spazio dei nostri figli..

Inutile negarlo, i nostri figli sono a casa molto più tempo di prima, e con i loro modi di fare e di essere l’hanno invasa un po’ tutta!

Ci siamo trovati a condividere spazi e attività, abbiamo ripensato arredi e luoghi, siamo cresciuti scoprendo nuovi modi di vivere, spesso sorprendentemente piacevoli o sconvolgentemente difficili da gestire.

Per me non è la stata la prima volta che mi sono trovata a lavorare da casa con i bimbi sempre al mio fianco, avendo scelto da tempo di essere mammArchitetto e di fare della mia casa il mio studio, per poter essere il più possibile vicina ai miei figli; quindi questa quarantena non mi ha trovata impreparata…mentre un po’ di anni fa lo ero di sicuro!

Quindi forza e coraggio…sconvolgere le nor ali regole casalinghe, cosa in cui i bambini sono dei veri esperti, non è una esperienza facile per nessuno, ma presa dal giusto punto di vista può essere davvero stimolante e aprire nuovi interessanti orizzonti.

A paragonare la me prima e dopo i figli quasi quasi direi la nebbia e l’arcobaleno..

Malgrado dentro di me brillavano tutti i colori dell’arcobaleno, all’esterno, la voglia di controllare tutto, mi portava a creare ambienti statici, puliti, lineari, quasi un disegno, fermo, immobile.

Ma una casa non è un quadro o una vetrina ma uno spazio Vivo e come tale va progettato.

Lo spazio vivo è uno spazio in divenire, che prende la forma di chi lo abita, ed è morbido e flessibile abbastanza da permettere di fare stare bene anche più coinquilini.

La mia prima riflessione la ho avuta quando fresca sposina non facevo altro che rimettere a posto le cose che mio marito amava e ama lasciare sparse. Non capivo come non fosse più semplice rimettere direttamente a posto!

Poi un giorno ero sola in casa e le sue cose sparse mi facevano compagnia…erano una traccia del suo passaggio.

Così è stato sempre più anche per i miei figli.

Quando erano piccolissimi ho cercato di ‘controllare’ anche il loro ordine, dividendo con rigore i giochi per tipologia, materiale, colore,…e chi più ne ha più ne metta. Un lavoro enorme a creare contenitori e contenuto per poi ritrovare i giochi sparsi in modo casuale per i vari cesti!

E allora è arrivata l’illuminazione…

I giochi comunque li avevano rimessi a posto, ma erano troppo piccoli per fare divisioni di genere e soprattutto quei raggruppamenti non erano stati una idea loro ma una imposizione dall’alto.

La soluzione è stata, innanzi tutto, preferire a librerie e cassetti, tanti cesti. Meglio se con i manici, così che postevano portare i loro giochi preferiti dove volevano.

Mettere i cesti in ogni luogo di casa molto vissuto. Nel salone ci sono più cesti per le cose dei bimbi che quelle mie e di mio marito.

Creare anche in salone uno spazio per loro, dove saranno più propensi a rintanarsi sentendolo il loro ‘posto speciale’, lasciando un po’ più libero il resto. Meglio se lo scegliete e realizzate insieme.

Lasciate che casa sia permeata tutta dalla loro magia. Non abbiate paura di scomporre il set di sedie della sala da pranzo, decorando la sua con magiche ali o orpelli di vari colori.

Rendetelo protagonista facendo dei suoi disegni delle esposizioni degne di un museo

La regola è utilizzare materiali che si possano rimuovere facilmente e/o lavare.

Decorare quindi sedie e mobili con nastri di stoffa colorata o con peluche appesi.

Appendere i loro disegni con un piccolo pezzetto di scotch di carta decorato, così che si possa rimuovere e riporre quando arriveranno nuovi disegni, senza creare danni né al supporto e né al disegno, ecc.

E poi lasciatevi travolgere dal loro allegro e decorativo disordine che non è un vero disordine se poi ogni cosa ha il suo posto e concluderanno i giochi, ‘giocando’ a mettere a posto, con l’aiuto di mamma e papà 💪🥰…

Saranno ogni giorno più autonomi e finiranno per rimettere a posto anche da soli e scegliendo loro i luoghi più adatti.

Lasciate che la casa si colori del loro entusiasmo 🌈

Immagini da Pinterst

Armonia · Ascolto · Biofilia · Buona architettura · centri storici · Colore salutare · Compagnia · Comunicazione · edifici storici · Esperienza · Fantasia · Hygge · Interior design · Inviato buona Architettura · Passione Architettura · Persone · pillole di architettura · progettazione partecipata · progettazione partecipata bambini · Progetto esperienza · Progetto vita · Pubblic space · Rigenerazione urbana · Sentimenti architettura

Il valore del vicinato….in Architettura

“Mamma, hai visto? Prima non le vedevamo mai e adesso ci giochiamo sempre!”

Ha esordito così Alessandro qualche giorno fa parlando delle figlie dei nostri vicini.

In effetti ‘prima’, eravamo tutti pieni di impegni, si entrava e si usciva da casa di corsa, ci si salutava al volo…

Adesso siamo comunque pieni di impegni, ma, stando sempre a casa, i bimbi si sono dati da fare e piano piano hanno cercato quella socialità di cui abbiamo un po’ tutti bisogno!

L’essere umano ha bisogno della compagnia per vivere. Lo stare insieme, la collaborazione, lo scambio, ecc…sono tutte cose che hanno permesso alla nostra società di progredire, di andare avanti!

La quarantena ha portato all’attenzione un elemento, spesso ignorato nel momento della progettazione: il Vicinato!

Un tempo i vicini erano preziosissimi; non esisteva internet, la TV e il telefono. Tra vicini ci si aiutava, ci si consigliava, si ricevevano le notizie. Ancora adesso, per chi vive nei piccoli centro storico, il rapporto tra vicini è molto attivo.

A me piace così tanto quando sono al paesello, Collepardo, e spunta alla porta la vicina che chiede un limone, un’altra che porta il pane che gli ha commissionato mia zia, un’altra che bussa alla porta, sempre e comunque aperta, ed entra per salutare.

Nella città moderna, chiusi tra i palazzoni, questo filo continuo di relazioni, si spezza… Si spezza alla porta di casa, al portone del palazzo, al passaggio della prima auto rombante lungo la strada!

L’architettura moderna si è presa ben cura di assicurare la privacy e la riservatezza; infiniti muri pieni, alti parapetti, staccionate che toccano il cielo, …chiudono la vista a qualsiasi sguardo indiscreto…

Ma non bastava una tenda? … Da chiudere all’occorrenza, magari… Così che, quando serve, si possano spalancare invece queste finestre, e permettere quella socialità di cui siamo parte integrante!

In quarantena c’è chi si sente terribilmente solo, chi chiuso in gamba, e….chi no!

Il segreto sta nel vicinato, o meglio, nel modo in cui la nostra casa, permette di relazionarci con lui, pur rimanendo in sicurezza!

Quindi, quando si sceglie o si costruisce una casa, oltre all’ubicazione, l’esposizione, i materiali, la dimensione, … bisognerà valutare e tenere in considerazione un altro elemento: il rapporto con il vicinato!

Internet, il Word Wide Web, ci ha permesso di superare i limiti di tempo e di spazio; siamo arrivati ovunque, e abbiamo condiviso le più disparate conoscenze,…fino a che non è arrivato un minuscolo virus, che ha reso evidente, come sia necessario, insostituibile, invalicabile, il rapporto vis a vis!

Quali sono quindi le tipologie edilizie più favorevoli alla Socialità in sicurezza? Cioè che permettono di ‘scambiare quattro chiacchere” con i vicini, pur rimanendo nella propria casa!?

Le ville unifamiliari, stupende, spettacolari, ma isolatissime. Forse sono all’ultimo posto in classifica, ma oltre ad essere spesso bellissime, hanno tanto spazio per ospitare eventuali familiari bisognosi e spazi aperti per permettere di godere della natura, del sole, dell’aria.

Anche i palazzoni del dopoguerra, pur se ad alta intensità abitativa, riducono al minimo i rapporti sociali: i balconi, se esistenti, sono piccoli e schermati. Gli unici infissi, ‘erroneamente’ comunicando, sono quelli dei servizi che si affacciano sul vano interno.

Tanto gli abitati dei centri storici, quanto quelli composti da villette a schiera o da palazzetti raccolti, di due, tre piani, sono probabilmente gli edifici più sociali e allo stesso tempo sicuri!

I giardini vicini delle villette a schiera, permettono di intrattenersi con i vicini, pur rimanendo a distanza di sicurezza, così come le incastonare casette dei centri storici, con finestre che spuntano ovunque, da cui le nonne hanno fatto le più lunghe chiaccherate, mentre cucinavano o badavano ai bimbi.

E voi cosa preferite? La privacy dei palazzi moderni o la convivialità dei piccoli centri?

321fd2da304d3aa61f14e699420f19a33e33f50cda201bf29a00260bba14deaf166c03cbbbbbc29524b9d4f8370777e6d7cb2158b39e7c69534255fc160c8b50ca199a442fa14fb2369f7aea0e6b2acd91566384736f291c40de7c07a68eaa77d20cb07127acbe84000ea7ceec7c4fb39fee05e4f1a23c362b8aa0d1b46ab976803920f5fb4bee21457f860ca89e3e77cccd07a2e095baf939da0940c3a4534f56db883f7248a00dbf64fc676b4f6487a4f0f9c47f697033867c71e217f8726246675dcf9befa1466d4bbb09a2b83ce3b51c2a3fa1ce6e2bdfb6610db8951b5797353ed8b34cf45f4bf230204fefb75d017cf120019b4cb8b58d8489ca2b0ffd6c906c2d2bbf181358364fdd0194a718217dfff6fc332b31e439deec779be5098f65e16de4d8fd4aa1ff79a95ad30c7e4848edb888bd2ad1f901f44e83bfe457a1976c4fcc918f4e7de9d43de003018c34998f826a4b74a2b4acb8838c710bd3647ac1c8f83058a133b156490d3dd77de6b2b5ecdc526e156500046a3163eb00750af37d6e745710205c4c005af6c8989a3f14354ab6a925e65cd1d3b953e61f537bb4f0f4f2650be0f95d58c779d349c6a3d0cf154d7b015fa7f8097d491407a40917220f30e0ed01603089bdc18215

Ph. da Pinterest

 

 

 

 

 

Architettura · architettura sostenibile · Ascolto · Bambini · Biofilia · Buona architettura · Colore · Colore salutare · Creatività · legno · Libertà · Materiali naturali · natura · pillole di architettura · progettazione partecipata · progettazione partecipata bambini · Progetto esperienza · Rifiuti zero · Zero waste

Ristrutturare casa con i bambini…. naturalmente!

“Mamma, come è possibile che a noi bambini piacciono i colori vivaci e a voi adulti colori così tristi!?”

Così ha esordito stamattina mio figlio Alessandro (8anni), quando ha visto i colori che avevo preparato, per pitturare i mobili in giardino!

Glielo avevo promesso da tanti giorni…ma, evidentemente, mentre io studiavo come fare in casa i colori naturali, per un restauro Super-Sostenibile, nella loro testa si accavallavano luminosi arcobaleni da stendere ovunque!

“Mamma, il tavolo lo voglio fare arcobaleno”

Ribatte ancora Alessandro, mentre Arianna (quasi 6 anni) ha già in mano un pennarello! 😳

“Bimbi, mamma ha preparato tutti i colori che hanno varie sfumature di marrone perché quello è il colore dei mobili in giardino!”

Ribatto io…  🤞😙

“Intanto proviamo queste varie sfumature e vediamo come viene!”

Si lasciano convincere; prendono in mano i pennelli come fosse tutto l’armamentario per una grande avventura e ascoltano curiosi!

Gli spiego che ho preparato tre colori fatti in casa; uno è il caffè ristretto classico fatto con la moka; un’altro è te nero aromatizzato al limone e un altro è caffè d’orzo. Poi c’è l’aceto invecchiato, ma quello è un prezioso regalo di mio fratello Mauro, dato che ci vuole un po’ di tempo e pazienza per prepararlo! 💪😁

Il profumo migliore lo emana il barattolino contenente il tè! È piacevolissimo anche stenderlo perché l’odore si spande nell’aria!

Per rendere il lavoro più semplice ed evitare di sprecare, metto a mano a mano, le varie tipologie di pittura, in dei piccolissimi barattolini di vetro che avevo riposto dai tempi degli omogenizzati (quando ancora non sapevo niente della filosofia Zero Waste) e li distribuisco.

Il vetro per i bimbi non è il materiale più sicuro, ma è igienico, facilmente lavabile e riutilizzabile. E questo si è dimostrato anche abbastanza resistente, dato che ha superato indenne anche i continui ‘scivoloni’ di Ari! 😅

Una mattinata simpatica, sicura per l’ambiente ma anche per i bimbi, e da cui abbiamo imparato tante cose!

Come prima cosa, che si può restaurare un mobile, di legno, con due bambini di 6 e 8 anni, con serenità e in sicurezza! Ricordo ancora con angoscia, quando, un po’ di anni fa, ho deciso di pitturare le ringhiere arrugginite, e il continuo dover discutere con i bimbi, che volevano curiosare e toccare tutto e non potevano perché era pericoloso per via dei prodotti usati!

Il prodotto che scurisce di più e più velocemente è in assoluto l’aceto invecchiato. E diventa proprio nero nero, come la cenere, quando si passa una seconda mano di caffè. Me lo aveva accennato mio fratello Mauro, l’esperto, 😁 che reagiscono tra di noi per via della presenza di tannino nel caffè, ma non credevo così tanto!

Il tè è profumatissimo, ma lascia una velatura marrone nerastro che non amo molto!

Tutti questi odori, compreso quello dolce del te, non piacciono comunque ai bambini. Ma si sono presto abituati e non ci hanno fatto molto caso

Proverò ad utilizzare anche il cacao, per vedere se li incanta anche per il profumo!

Il caffè colora poco, ma con più passate diventa più coprente. L’orzo è in assoluto il colore più bello!

Non sono colori coprenti, ma molto stimolanti e materici!

Domani sapremo qualcosa di più sui risultati ottenuti.

Intanto godetevi le foto di oggi!

IMG_20200404_132044IMG_20200404_132058IMG_20200404_132106IMG_20200404_132349IMG_20200404_132356IMG_20200404_132638IMG_20200404_132648IMG_20200404_132708IMG_20200404_132756IMG_20200404_133021IMG_20200404_133030_BokehIMG_20200404_133227_BokehIMG_20200404_133233IMG_20200404_133434_BokehIMG_20200404_133447IMG_20200404_133506IMG_20200404_133539_BokehIMG_20200404_133736IMG_20200404_133920IMG_20200404_135120IMG_20200404_145044IMG_20200404_150546_BokehIMG_20200404_150538_BokehIMG_20200404_160743IMG_20200404_160801IMG_20200404_162317IMG_20200404_173647

Ph. Francesca Ianni architetto

Buona architettura · Carnevale · Cartone · Compagnia · Comunicazione · Creatività · Esperienza · Fantasia · Fashion · Inviato buona Architettura · natura · Persone · pillole di architettura · progettazione partecipata · Progetto vita · Pubblic space · Quadro tridimensionale · Rifiuti zero · Rigenerazione urbana · Riuso · Zero waste

Una Favola di Carnevale…

Questa Favola nasce da un gruppo di genitori che amano pazzamente i loro figli e da una maestra illuminata che ama i suoi alunni come figli.

IMG_6763

Questo gruppo, sensibile ai problemi ambientali, accoglie ben volentieri la proposta della maestra di vestire i bambini, per l’annuale sfilata scolastica di carnevale, da insetti utili all’ambiente!

Un messaggio per il mondo a tutelare chi ci tutela.

IMG_6833

Gli insettici sono guerrieri pericolosi: ‘dovrebbero’ proteggere le piante, ma uccidono anche tutti gli insetti, senza selezione, tra cui quelli buoni come le coccinelle, i bombi, le lucciole, le cavallette, ecc, che invece sono i primi veri e salutari difensori della natura!

“SIAMO VOSTRI AMICI, AIUTATECI!”

IMG_6762

Una scelta di sensibilizzazione forte, invitando a prendersi cura della natura, con prodotti naturali, come il bicarbonato, il sapone di marsiglia, … sufficienti a risolvere quasi tutti i problemi.

IMG_6889

La natura sopravvive da sempre in un circolo virtuoso. Interromperlo può diventare pericoloso!

IMG_6759

Quindi “aiutateci ad aiutare”, urlano a gran voce bimbi e famiglie;

“Aiutateci ad aiutare gli insetti buoni, i guerrieri silenziosi, che hanno reso la natura bella e rigogliosa, fino ad oggi”

IMG_6901

L’impegno era così sentito che non solo si è scelto il tema della maschera ma anche di non consumare per realizzarla.

IMG_6834

Quindi via al riuso: Reinventando gonne e calze come ali di farfalla, maglioni, pantaloni e vestiti verdi, come steli dei fiori giganti, carta e tulle di riuso, foulard, cappelli, spago, …e tanta tanta fantasia, si sono realizzati vestiti a costo e a rifiuto quasi zero!

IMG_6885

I coriandoli e alcuni decori, con foglie secche di alloro, conservate dalla potatura.

A Carnevale ci si può divertire e svagare rispettando e accudendo il mondo che ci circonda!

IMG_6886

La favola di carnevale non ha salvato solo il mondo e i piccoli insetti, ma anche il cuore di tante mamme e papà, che si sono buttati  a capofitto e senza remore, nell’impresa di costruire i costumi e quindi un messaggio, nella maniera più sostenibile possibile, mettendo ognuno del proprio e dimostrando che la collaborazione è la strada migliore per il successo!

Questa favola continua…

Intanto godetevi il tutorial a cui ci siamo ispirati per realizzare i fiori con le tovaglie di carta e la carta crespa:

IMG_20200223_133215

 

 

Questa storia… è dedicata

A tutti i genitori della II A della Scuola Giovanni Paolo II

Alla Maestra Luciana, maestra illuminata della scuola primaria e insegnante di vita

 

IMG_6938

Ph. di Francesca Ianni arch.

Amore architettura · Architetture mistiche · Ascolto · Bambini · Biofilia · Buona architettura · Colore · Colore salutare · Comunicazione · Creatività · Hygge · Interior design · Inviato buona Architettura · Magia · Passione Architettura · pillole di architettura · Progetto · Progetto esperienza

I Cangianti ….Colori Pastello!

I colori pastello fanno subito primavera, ….ma non solo!

I colori pastello vengono associati ai bambini appena nati, alle camerette dei più piccolini, alle prime luci calde di marzo e aprile.

Pastello sono i decori Pasquali, le bomboniere del battesimo, i dolci più zuccherosi delle fiere.

Dopo tutto il colore pastello da una sensazione di rilassamento e spensieratezza ed è utile per i genitori con figli molto piccoli perché aiuta a rilassarli in un momento molto intenso della loro vita. I dolci celeste e rosa, ma anche verde, violetto, non sono per i bimbi piccoli, che per molti mesi dalla nascita non distinguono che pochi colori, ma per i loro genitori e per sostenere il loro stato d’animo.

Lo sapevate?

Ma i colori pastello, molto luminosi se associati al bianco o al nero, associati a colori scuri e polverosi, o forti e fosforescenti, riescono a regalare atmosfere inaspettate, riuscendo a diventare i compagni ideali per decorare tutti i momenti e gli eventi dell’anno!

Provare per credere…

dc7a3f48ce178a4ee57ad2cca8bc4b28dca845c68d46349ba58ec04cc00d3225accbdbfdd1283530870ec7c15e2f7a48b77289226e02e426333ffa19bd8142b41a44fa50adc97ff2ae981e0efb635b78ca7d7a00814efda8cfbf6cc5f34a89829c9d5eef98e513c15680bfff5f31ff330e2f0709d3823235e5976f9c53a8b319f1084badb8095ee3c4fc3486414c76f783416df18803c9db3796452798f1f1dae0cf19148f68f3d983fb215396ebf3bdd37bb9232519bd80457b92aea4cc1e57865d74cb48ee2feb66d9e131585baefd73ad7125370d3d3b494d13f9274363a45749b6230a6252f66eff03e538f37820518c7214cf5309e5b655224d9110b582a78ac2baa6ecd719615ea9f2a757b8de6c873c0d3e2e990dd8f9a14668a536a1a7ba2caac51fe48c7b7de2d370b9143359d1d01b3378ed0702f5bc370fe67d30964d59a45572400217199e482a0bd2e61e986b1b04f650f1ea1b1a6be87253b6dbc07e93e45e8ebd2a550ad0ce245ed6d1393bd58dd45b851bbe7c003d87a86df205db1bbecef349b023a687a21c89dacc22d8a72ad25e51cec9ad60a3b819cb58d8d6d76a32c342c04183e7a78f69e38ae0f26cb5579b1d4997e95824d66306

Tanti esempi da cui prendere ispirazione!

E voi…avete delle colori pastello in casa! Dove?

 

 

 

Ph. da Pinterest

Amore architettura · Architetture mistiche · Ascolto · Buona architettura · centri storici · Colore · Colore salutare · Compagnia · Comunicazione · Creatività · Interior design · Inviato buona Architettura · Passione Architettura · pillole di architettura · terra cruda

Rosso… Architettura

Sono sempre rimasta affascinata dal Rosso Valentino!

D’altronde Valentino e il SUO ROSSO, è da sempre una icona!

f929a4f6bfd7e11efe4c6906a3c373fc

Questo magico giorno un cui si festeggia l’AMORE mi ha riportato alla mente una questione troppo spesso sorvolata con un “ma no, è troppo!”

Eh sì, perché se un vestito ‘Rosso Valentino’, è un sogno, un po’ per tutte le donne, architetto o meno,…uno spazio ‘Rosso SAN VALENTINO’ inizia a diventare un po’ più azzardato!

58253b33671bd85e880bd0f81e407887

La stessa sfilata di Valentino all’ara pacia mostra il forte contrasto tra questo famoso colore e la classicità, da sempre simbolo di perfezione!

87ac8dfc0fa085f0ff416f0a90ae21fd

Un po’ di anni fa, ancora non avevo iniziato a studiare Architettura, (quindi…almeno più di 15 anni fa) il rosso è entrato prepotentemente nelle case di tutti: cucine, divano, intere pareti, armadi… C’è stato un vero ‘red addict’!

Tutto questo eccesso mi aveva fatto davvero creare una certa antipatia per il rosso in architettura! Il rosso infatti è un colore molto energetico, e se è vero che aiuta la convivialità, è anche fin troppo eccitante, mentre io ho sempre sognato una architettura confortevole, rilassante,…mai come in questa era ne abbiamo bisogno!

5415703a61e6f616176b8a1667167798

E allora ho preso l’occasione, ispirata da tutto questo Rosso SAN VALENTINO, per riprendere in mano il colore rosso e vedere come e quando è possibile usarlo in architettura!

fd79f32a6283e105321fc6e5abaea7a0

Nei centri storici, nelle piccole case di campagna, soprattutto fuori dall’Italia, di esempi di edifici Total Red ce ne sono tanti…molto più di quello che immaginavo!

Se confinato al colore di una porta, di una casetta di campagna, è davvero molto dolce e affascinante. Diverso è il caso in cui è astato usato per ricoprire interi edifici moderni, dove risulta veramente eccessivo e stanca presto!

e48d473c7a6c5113b09f70fe2ec840a9345b56efed1ac0faccd9f5fca3953c6f52d50fd2fb52a14cbf573e3494fe5d6af09ddf4fb4997fd52736c50246773fcbef504264d98309a41bb1d7ac7f5f06872a5d449955df0ce108eb30b5b52d9f2adb82c005f225835747f83b3168e7597afae820250232f078795add9616466e3e7ade238aa09e525f43b0b47af0f0c77c43ff7a7e905ca988c555d42885152ce09709078f875cb18fa89782dc9f196973f942d454e34b8a6b7fae96902e9068ff28d5b254ba91bb78155ee91b400d71491ce50ef74ea3e82bcbbb3cb1d85d6074d9cd356d21d18dedb1f405125b05318f54a9988df5ac6ddfe17d6ffa6ca96f0c752ff170ce8867b8951b35839ae8c99c535354fba5e37535817cd7f0fe4eb7d24e7c52556461a4778f0c9ae450adb55debc028f51f3ffcf3ec43699e29d913c0000d4119726b7f33080fc89eabfaea254eeecce63195c4f35757ee2a7751fb2074f1a8a4a04e8614f63329333ba6f3a6a1dd82879ad303761715a7fd8e3ecdf52129d4f96a4e910e6ab911715e06284f512c42a15a78659902ac7fa427df8fd9b96d872d2c67a71ca68062c970dedae5

Le vernici scrostate mostrano come nel tempo anche il colore rosso ha avuto la sua importanza.

È un colore deciso, che colpisce ma che stanca presto! Può essere usato per i dettagli, per dei vezzosi decori,…e, preferibilmente di uno tono spento, che lo rende più simile al rosso terra di Siena piuttosto che il rosso brillante!

Gli interni era la parte che mi preoccupava di più, ancora scottata da quel periodo in cui ho visto ogni ambiente ricoprirsi di questo Rosso eccessivo, lucido e ingombrante!

Oggi giorno è bastato, tristemente soppiantato dal grigio. Il grigio ormai è un po’ in tutte le case nuove. Anche questo è un colore che verrà presto soppiantato perché davvero TROPPO triste e poco confortevole!

Ma d’altronde dopo tutto quel rosso, eccessivo, ci voleva un forte ‘turn round’!!!

838a1d3cb1633cf3bfbb10a1b99274d7

Ho scoperto con piacere che il rosso, negli interni, si può utilizzare con OTTIMI RISULTATI!

Già in antichità è stato utilizzato con grande sapienza espressiva in ritratti ma anche negli interni!

Il segreto sta nel dosare la giusta tonalità e i dettagli dove metterlo.

Non è mai un totale Red, soprattutto quando si usa il rosso ciliegia!

Il massimo del comfort si ottiene con un tono su tono con il rosa carne, o con il colore oro.

Difficile gestirlo invece con colori contrastanti come il bianco o il blu, che lo rendono troppo ‘presente’ e poco elegante. E alla lunga, stanca presto!

78dd2b28c3cfafb66b89feb5a2a80122ba25bfafcbebe8781517a5dead21a94284f16db03ca484d65bbadaa2c75ef2fe3f26af720bb61c29d5a90b3b7845bab0eda508a985564fb5cd9dd68e22f51ad9f04fc406accd36ec0c1a07fde63c8559089e617b0876639ab7186c57020385524851a265358aed09c9c61e684d4e33b5efe3ce97803c916bf6dce8f0f2fef8e5671e834ca8e8942ae0e21f9593da76510735db1384050e37e5c1b198d6b3ff0f580ae5da524b4a7e8b81364de628224135ca16a47ec353712787235a4e4b57124b0e23e795d706e2c0a9201313751ce18a6fb6f9bc12404aa7f080c3f5f0b4ac2911c106132e87672533b7de6816526cd1a25cc17e499426fd983f3e1cd3c72e34cce0bfddf317748b526a086e53835bbec45877e247e852b239e9bae04320483ab34a504c5d9817fd430498e6d7df012c50e11a2adf4bcc4fbaf387106ba629a30a2bd46a4baa976cbc8b45f8d4937bad7b9cb782dc85683681518021724291bae1bf8f7c93f69c8ebc083333edc5cdba4fb97565bdfbcef129237093abba8c4e6b2edc6a3b0b9f25d7eb612a92f6d6

E il vostro rosso… com’è?!

BUON SAN VALENTINO a Tutti! ❤️

Ph. da Pinterest

Amore architettura · architettura sostenibile · Buona architettura · canapa · edifici storici · Hygge · Inviato buona Architettura · legno · natura · pietra · pillole di architettura · Risparmio

Brrr…che freddo…fuori!!! E dentro casa?

Il nostro clima non è mai troppo rigido, ed è solo per pochi giorni all’anno, quando il termometro scende sotto lo zero, con tanto di raffiche di vento gelido, che la protezione della nostra casa viene messa a dura prova!

b73049c8c2b852da4391502b8d9f99b2

Quando fa freddo ci compriamo di più, i maglioni sono più spessi, i cappotti più pesanti!

06330308abbb4908f557f7fb02c51a3c

Il corpo non ce la fa da solo a combattere la differenza di temperatura e ha bisogno quindi di ISOLARSI dall’esterno!

ed44646c1e161ced947d0ae6dbab273e

 

Cosa succede invece alla nostra casa?

3caef4fff3ac6810441c9df4e11ad8d38a0e525af92601049987c34406c549ef

Non gli si può certo mettere il maglioncino!

1722850223b12fa1337420534eac1eb1ebc79607dbff3f932f95cafd3f1446c1

E allora carichiamo con il riscaldamento, accendiamo i termosifoni alla massima potenza, consumiamo energia come non ci fosse un domani…senza pensare che il petrolio non è eterno e la scelta del consumo indiscriminato, tanto della caldaia in inverno quanto dei condizionatori in estate, non è una scelta sostenibile!

8810407224ec1f4f7f19f285f27a8f155e9841b04f86d1fd0a81583ae14be3e60f38ded4f829d0385440a5258d333b0b

La SOLUZIONE c’è e passa dalle scelte tecniche costruttive!

92816f5d831a37431ef85d2be0a005fe

468c2fdc70428b0c830ef23c0517e2d8ecc7bdb8a9b4524dbf930934d56e2c99

È sufficiente infatti che casa sia correttamente isolata per poter evitare di riscaldare e raffrescare per gran parte dell’anno e limitare il suo impiego al minimo indispensabile.

3de55d36dcd695c90e733459b0b46d2a0f38ded4f829d0385440a5258d333b0b8d61683c9cc386d65b5f39b20d8cf2a0

Pensiamo alle chiese romaniche e gotiche e alla loro introvabile frescura estiva. Il segreto è presto svelato: murature molto profonde e finestre piccole.

4afd983e37f7a7183939cfacace2bef8bf8517c5d7f2311a8bd3ef5e1ca62587dd10647928a308206d17e80fb3e3d0bd

L’isolamento termico infatti è tanto più efficace quanto più è profonda la parete perimetrale.

Inutile cercare il materiale miracoloso che in pochi millimetri risolve il problema, come impossibile è trovare un cappotto dallo spessore millimetrico che protegga dalla neve!

Quindi innanzi tutto puntare ad avere pareti perimetrali molto profonde, come succede negli edifici in muratura o in terra cruda.

03c37ba55aed58abf60eca7aad36048f1e2d4648c60666f122bd99b605e7019b

Quando siamo nel caso di edifici esistenti moderni, dagli spessori quasi sempre contenuti, si deve ripiegare su gli isolanti termici, da porre possibilmente all’esterno (eccezione fanno, per esempio, gli edifici dalle facciate pregiate che non possono essere modificate). Tra gli isolanti migliori c’è la fibra di cellulosa, naturale, economica ed ignifuga. I materiali naturali, come succede con i vestiti,  permettono di fare respirare la casa proprio come la stoffa giusta fa respirare la pelle! Immaginiamo la nostra casa come fosse un cappotto, un maglione. Se fossero di plastica non riusciremmo a respirare! E lo stesso succede con i materiali sintetici! Chiudono tutti i pori dell’abitazione con conseguenti fenomi di condensa e umidità!

9a3ba3f6554ace7e691ffefdbeaaecbe72bac13b4678b5e925fc342f8fd237829e178185763f49f9514d6dc16f208d74

Se in questi giorni le vostre case sono fredde, la colpa non è del clima avverso, ma del fatto che non ci siamo coperti bene!

Usciremmo in costume a febbraio? Sì, solo se vivessimo in Australia!

65aa215db90f15b12cf8ea6384db349572bac13b4678b5e925fc342f8fd23782bcfaefa21d1cd3fbd9dc5e7b14cb106b

Perché la stessa attenzione non la riserviamo alle nostre abitazioni? È come se usciamo in costume quando fuori c’è la neve e beviamo tante camomille calde cercando di scaldarci! Impossibile…la nostra pelle farà continuamente uscire il calore verso l’esterno.

La soluzione è un bel cappotto pesante, con tanto di sciarpa e cappello di lana!

248f0e360829baa2c25839a22721d0844b9761f2a6e3bf78951ace7435039f86e20e35cd83fbec8ef0c612ab5983f21f

E che sia integro… perché se il cappotto ha dei grossi buchi, il freddo passerà lo stesso.

Questi, per gli edifici, sono i famosi ponti termici. Delle vere e proprie vie preferenziali per far entrare il freddo invernale e il caldo estivo!

a778ccd857ba7cec15e04f321f0fda6eed67d8dcfbf0c15f233fb4a4d08a2793de41484541d5b31986ae20f27ef5341a

Per capire come funzionano i ponti termici, immaginiamo che la casa sia un palloncino pieno d’acqua. Se ben isolata l’acqua rimane tutta all’interno.

Basta però anche un solo piccolo buchetto e l’acqua uscirà tutta fuori in pochissimo tempo.

Lo stesso succede se l’isolamento, il cappotto, il maglioncino di lana, non gira e copre ogni angolo di casa. Isolarla ovunque meno che una parte, anche una piccola parte, rende inutile tutto il resto dell’isolamento.

Proprio come per il palloncino, possiamo continuare a riempirlo d’acqua all’infinito, ma continuerà ad uscire da quel piccolo buchino.

bfa812e6ef5f4205c3a3972df32b0656

Per evitare di continuare a riempire casa di calore senza mai riscaldarla veramente, proprio come il palloncino bucato, valutate di affidarvi ad un tecnico, ingegnere, architetto, che possano indicarvi il cappotto più idoneo per la vostra casa e per le vostre tasche. Perché chiudere finalmente quel rubinetto senza paura che il palloncino si svuoti rapidamente, è l’unico e vero risparmio a cui si può auspicare!

Ph. da Pinterest