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Autunno…a tutto Colore (astenersi gray-addict)

Quest’anno, come mai prima, abbiamo bisogno di un Autunno a tutto Colore!

Se l’accorciarsi delle giornate e lo scemare del caldo (scemerà prima o poi, ve lo assicuro) accendono in noi, sempre più forte, il desiderio di ambienti caldi e rilassanti, che accolgono anche l’inevitabile stanchezza da cambio di stagione; è anche vero che quest’anno, in piena tensione da Covid e tristissimi fatti di cronaca, abbiamo bisogno dell’effetto benefico ed energizzante del colore.

E in particolar modo dei colori vivaci e pieni di significato dei tessuti africani.

Sarà per il legame più o meno profondo che si è creato con Willy e la sua Comunità tutta, sarà che i miei figli mi tirano per mano, ogni giorno di più, stagione che sia, verso lo spensierato mondo dei colori, ma per me quest’anno sarà a tutto colore e saranno colori e decori africani, per non dimenticare ma anche per prendere dalla loro infinita energia e positività, tutta la grinta di cui abbiamo bisogno.

Il colore infatti influenza fortemente il nostro stato d’animo. Ce lo raccontano ormai numerosi trattati in merito, che da un po di anni a questa parte, approfondiscono il tema.

Una delle mie ultime letture, che consiglio, è il libro molto fresco e immediato di Karen Haller, ‘Il piccolo libro del colore. Come i colori possono cambiarti la vita’; di cui sono venuta a conoscenza durante uno dei live dell’ artista e illustratrice Francesca Quatraro, nel suo gruppo facebook ‘Disegna con me’.

E ho scoperto, anzi confermato, che il colore davvero ti cambia la vita!

Ho capito perché al liceo ero una vera e propria nero dipendente, da neo mamma amavo solo i colori pastello e adesso, da vivace mamma e professionista, sono sempre più aperta ai colori e ai decori.

In autunno generalmente la natura ci consiglia e ci consola con i suoi colori più caldi e confortevoli, e così anche i tessili della mia casa e/o dei miei clienti, da luminosi e sgargianti, diventano pastosi e avvolgenti.

Quest’anno però è diverso….

Non riesco proprio a staccarmi dalla grinta del blu elettrico accostato al rosso aragosta, o al dorato senape, che sta bene un pò non tutto,.. bianco caldo, rosso corallo, verde bosco, verde salvia…

Insomma sembra che non riesca a staccarmi dalla potenza dell’Estate!

Perché succede questo? Perché il colore è nutrimento puro per la natura anima.

Sapete per esempio che il colore blu fa passare la fame? Perché non esiste al mondo cibo blu. Al contrario, il rosso, sprigionando tutta la nostra energia, ci smuove tutte le papille gustative.

Quest’anno ci aspetta con una infinità di sorprese, e purtroppo non necessariamente belle, quest’anno ci accoglie con l’ombra di ciò che è stato senza darci la certezza che non ritornerà.

Quest’anno abbiamo tutti la fifa addosso, ben nascosta sotto la mascherina.

Ma quest’anno è anche l’anno della resa dei conti, di mostrare che dopo tutto ce la facciamo, di essere comunque propositivi ed ottimisti.

Ed ecco che mi sono tornati in mente i miei figli e la loro voglia di cancellare tutte le parti bianche di casa ( e sono tante) per ricoprirle con tutti i colori dell’arcobaleno; e poi i sorrisi giganti delle popolazioni nere, sempre avvolti da gioiosi e sgargianti colori…e ho capito che era proprio quello di cui avevo bisogno; di cui tutti abbiamo bisogno.

L’african style ha preso piede in Italia da molto tempo. All’inizio solo arredi e sculture in legno e paglia, oggi possiamo acquistare vestiti, stoffe, arredi, … veramente ovunque.

Come dimenticare le collezioni a tema, limited edition, di Ikea o i tessuti ripresi anche dai più famosi stilisti italiani.

Ne troviamo davvero per tutti i gusti.

IL CONSIGLIO

Siamo pur sempre in autunno, quindi, tra le tante fantasie, scegliere quelle che contengono un pò di colori caldi come il rosso aragosta, o il giallo senape.

Evitare assolutamente colori fosforescenti, da riservare solo all’Estate.

Per un effetto super energizzante, accostare colori caldi e freddi tra di loro, in modo che uno sia preponderante rispetto all’altro e il secondo si ritrovi nei dettagli.

Anche la vostra casa ha bisogno di tanto colore?

Se lo riserviamo solo ai tessili, abbiamo modo di cambiarlo con facilità e realizzare sempre ambientazioni diverse e soprattutto in linea con il nostro mood del momento.

Articolo dedicato a Willy e alla sua ammirevole comunità Capoverdiana.

Ph. da Pinterest

E che la ripresa abbia inizio….

Buon rinizio a tutti…in sicurezza….e soprattutto

TANTA SERENITÀ

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Finalmente fuori….dal Computer!

“…Poi, ieri, sono uscita… Ed è stato come uscire improvvisamente fuori, dopo essere stati chiusi a lungo dentro una prigione!”

Eh sì… Ci conviviamo da molti anni con la tecnologia: accende la luce, è la sveglia della mattina e l’unica possibilità per essere in contatto continuamente, ma siamo talmente assuefatti da non farci più caso.

Eppure c’è stato un tempo in cui non avevamo il cellulare, non c’era il computer a casa, …la TV era un lusso..

C’era un tempo in cui più famiglie si dividevano un telefono….

Ops….forse sto andando troppo indietro!.

….C’era un tempo….

E poi ….la tecnologia è diventata tutto per noi e senza non avremmo potuto vivere… Il tempo della Quarantena!

Ci siamo incontrati sullo schermo, abbiamo fatto i compiti on line, gli ordini on line, la lista della spesa on line! Siamo stati davanti a computer, cellulari, tablet, talmente tanto tempo da sentirli quasi una parte del nostro corpo.

Poi, ieri, sono uscita… Ed è stato come uscire improvvisamente fuori, dopo essere stati chiusi a lungo dentro una prigione!

Ieri sono uscita dal computer dopo tanto tempo!

E la prima cosa che ho fatto, è stato osservare e apprezzare il bello e il valore di ciò che abbiamo… già!

Difficile non associare ad un architetto il termine stravolgimento! Tutti penso a noi come a quegli esseri pericolosi che ti mettono sottosopra casa.

Si, siamo noi, la categoria più temuta! E pur di fuggire alla nostra ‘furia ribaltatrice’ si sono inventati le peggio figure professionali, (e non me ne vogliano tutti quei bravi e seri professionisti) dai titoli più bizzarri, per spezzettare il più possibile quello che in generale fa una persona sola!

Cosa farebbe quindi un architetto, davanti ad un giardino abbandonato da mesi? (Molto più di quelli che ci ha imposto la quarantena)

Secondo la teoria, l’architetto, rade al suolo tutto per disegnare nuovi sentieri, inserire nuove piante, cespugli, profumi e colori, ….

Ma dato che io sono un architetto un po’ pazzo e un po’ curioso, molto mamma e sensibile assai…mi sono tuffata in un viaggio bellissimo dentro a un giardino, abbandonato, e l’ho sorvolato proprio come un’ape, soffermandomi con attenzione, nutrendomi di fiore in fiore, delle loro forme e dei loro colori!

Un giardino così va conservato proprio com’è.

È una esperienza unica e irripetibile, come irripetibile è l’opera che fa madre natura.

E così, anche l’architettura, il design, gli spazi interni ed i materiali, possono essere conservati, valorizzati, apprezzati per quello che sono.

In un periodo come questo, in cui siamo stati per molto tempo chiusi negli spazi confinati e ora usciamo, quasi volando, buttandoci per le strade, con voglia di sole e di vita, abbiamo avuto l’opportunità di osservare con molta attenzione sia lo spazio chiuso che quello esterno, che testeremo ancora meglio ora.

Ci siamo interrogati, indignati, difficilmente entusiasmati, …davanti agli spazi in cui viviamo, tanto da sentirci in dovete, appena possibile, di riempire tutti i più famosi negozi di arredamento sperando di portare un po’ di pace a casa nostra.

Ora le città ci aspettando a braccia aperte, con i loro prati un po’ più alti del solito, gli intonaci scrostati, le vetrine vecchio style…

Il SEGRETO non è cercare di CAMBIARE tutto, ma di VALORIZZARE ciò che già c’è, perché, ad osservare con attenzione, abbiamo tanto, ma tanto, per cui essere felici!

Ho deciso allora di associare le numerose immagini dei fiori e delle piante, che ho raccolto ieri, ad ambienti vintage o che hanno saputo valorizzare gli elementi storici presenti, ottenendo un ambiente nuovo, originale, ma unico e prezioso.

Quindi l’imperativo è…ripartiamo da quello che abbiamo…

Ripartiamo dalla valorizzazione di quello che abbiamo!

Ph. dei fiori – di Francesca Ianni architetto

Ph. di interni, esterni e modelle – da Pinterest

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Ripensare lo spazio dei nostri figli..

Inutile negarlo, i nostri figli sono a casa molto più tempo di prima, e con i loro modi di fare e di essere l’hanno invasa un po’ tutta!

Ci siamo trovati a condividere spazi e attività, abbiamo ripensato arredi e luoghi, siamo cresciuti scoprendo nuovi modi di vivere, spesso sorprendentemente piacevoli o sconvolgentemente difficili da gestire.

Per me non è la stata la prima volta che mi sono trovata a lavorare da casa con i bimbi sempre al mio fianco, avendo scelto da tempo di essere mammArchitetto e di fare della mia casa il mio studio, per poter essere il più possibile vicina ai miei figli; quindi questa quarantena non mi ha trovata impreparata…mentre un po’ di anni fa lo ero di sicuro!

Quindi forza e coraggio…sconvolgere le nor ali regole casalinghe, cosa in cui i bambini sono dei veri esperti, non è una esperienza facile per nessuno, ma presa dal giusto punto di vista può essere davvero stimolante e aprire nuovi interessanti orizzonti.

A paragonare la me prima e dopo i figli quasi quasi direi la nebbia e l’arcobaleno..

Malgrado dentro di me brillavano tutti i colori dell’arcobaleno, all’esterno, la voglia di controllare tutto, mi portava a creare ambienti statici, puliti, lineari, quasi un disegno, fermo, immobile.

Ma una casa non è un quadro o una vetrina ma uno spazio Vivo e come tale va progettato.

Lo spazio vivo è uno spazio in divenire, che prende la forma di chi lo abita, ed è morbido e flessibile abbastanza da permettere di fare stare bene anche più coinquilini.

La mia prima riflessione la ho avuta quando fresca sposina non facevo altro che rimettere a posto le cose che mio marito amava e ama lasciare sparse. Non capivo come non fosse più semplice rimettere direttamente a posto!

Poi un giorno ero sola in casa e le sue cose sparse mi facevano compagnia…erano una traccia del suo passaggio.

Così è stato sempre più anche per i miei figli.

Quando erano piccolissimi ho cercato di ‘controllare’ anche il loro ordine, dividendo con rigore i giochi per tipologia, materiale, colore,…e chi più ne ha più ne metta. Un lavoro enorme a creare contenitori e contenuto per poi ritrovare i giochi sparsi in modo casuale per i vari cesti!

E allora è arrivata l’illuminazione…

I giochi comunque li avevano rimessi a posto, ma erano troppo piccoli per fare divisioni di genere e soprattutto quei raggruppamenti non erano stati una idea loro ma una imposizione dall’alto.

La soluzione è stata, innanzi tutto, preferire a librerie e cassetti, tanti cesti. Meglio se con i manici, così che postevano portare i loro giochi preferiti dove volevano.

Mettere i cesti in ogni luogo di casa molto vissuto. Nel salone ci sono più cesti per le cose dei bimbi che quelle mie e di mio marito.

Creare anche in salone uno spazio per loro, dove saranno più propensi a rintanarsi sentendolo il loro ‘posto speciale’, lasciando un po’ più libero il resto. Meglio se lo scegliete e realizzate insieme.

Lasciate che casa sia permeata tutta dalla loro magia. Non abbiate paura di scomporre il set di sedie della sala da pranzo, decorando la sua con magiche ali o orpelli di vari colori.

Rendetelo protagonista facendo dei suoi disegni delle esposizioni degne di un museo

La regola è utilizzare materiali che si possano rimuovere facilmente e/o lavare.

Decorare quindi sedie e mobili con nastri di stoffa colorata o con peluche appesi.

Appendere i loro disegni con un piccolo pezzetto di scotch di carta decorato, così che si possa rimuovere e riporre quando arriveranno nuovi disegni, senza creare danni né al supporto e né al disegno, ecc.

E poi lasciatevi travolgere dal loro allegro e decorativo disordine che non è un vero disordine se poi ogni cosa ha il suo posto e concluderanno i giochi, ‘giocando’ a mettere a posto, con l’aiuto di mamma e papà 💪🥰…

Saranno ogni giorno più autonomi e finiranno per rimettere a posto anche da soli e scegliendo loro i luoghi più adatti.

Lasciate che la casa si colori del loro entusiasmo 🌈

Immagini da Pinterst

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Ristrutturare casa con i bambini…. naturalmente!

“Mamma, come è possibile che a noi bambini piacciono i colori vivaci e a voi adulti colori così tristi!?”

Così ha esordito stamattina mio figlio Alessandro (8anni), quando ha visto i colori che avevo preparato, per pitturare i mobili in giardino!

Glielo avevo promesso da tanti giorni…ma, evidentemente, mentre io studiavo come fare in casa i colori naturali, per un restauro Super-Sostenibile, nella loro testa si accavallavano luminosi arcobaleni da stendere ovunque!

“Mamma, il tavolo lo voglio fare arcobaleno”

Ribatte ancora Alessandro, mentre Arianna (quasi 6 anni) ha già in mano un pennarello! 😳

“Bimbi, mamma ha preparato tutti i colori che hanno varie sfumature di marrone perché quello è il colore dei mobili in giardino!”

Ribatto io…  🤞😙

“Intanto proviamo queste varie sfumature e vediamo come viene!”

Si lasciano convincere; prendono in mano i pennelli come fosse tutto l’armamentario per una grande avventura e ascoltano curiosi!

Gli spiego che ho preparato tre colori fatti in casa; uno è il caffè ristretto classico fatto con la moka; un’altro è te nero aromatizzato al limone e un altro è caffè d’orzo. Poi c’è l’aceto invecchiato, ma quello è un prezioso regalo di mio fratello Mauro, dato che ci vuole un po’ di tempo e pazienza per prepararlo! 💪😁

Il profumo migliore lo emana il barattolino contenente il tè! È piacevolissimo anche stenderlo perché l’odore si spande nell’aria!

Per rendere il lavoro più semplice ed evitare di sprecare, metto a mano a mano, le varie tipologie di pittura, in dei piccolissimi barattolini di vetro che avevo riposto dai tempi degli omogenizzati (quando ancora non sapevo niente della filosofia Zero Waste) e li distribuisco.

Il vetro per i bimbi non è il materiale più sicuro, ma è igienico, facilmente lavabile e riutilizzabile. E questo si è dimostrato anche abbastanza resistente, dato che ha superato indenne anche i continui ‘scivoloni’ di Ari! 😅

Una mattinata simpatica, sicura per l’ambiente ma anche per i bimbi, e da cui abbiamo imparato tante cose!

Come prima cosa, che si può restaurare un mobile, di legno, con due bambini di 6 e 8 anni, con serenità e in sicurezza! Ricordo ancora con angoscia, quando, un po’ di anni fa, ho deciso di pitturare le ringhiere arrugginite, e il continuo dover discutere con i bimbi, che volevano curiosare e toccare tutto e non potevano perché era pericoloso per via dei prodotti usati!

Il prodotto che scurisce di più e più velocemente è in assoluto l’aceto invecchiato. E diventa proprio nero nero, come la cenere, quando si passa una seconda mano di caffè. Me lo aveva accennato mio fratello Mauro, l’esperto, 😁 che reagiscono tra di noi per via della presenza di tannino nel caffè, ma non credevo così tanto!

Il tè è profumatissimo, ma lascia una velatura marrone nerastro che non amo molto!

Tutti questi odori, compreso quello dolce del te, non piacciono comunque ai bambini. Ma si sono presto abituati e non ci hanno fatto molto caso

Proverò ad utilizzare anche il cacao, per vedere se li incanta anche per il profumo!

Il caffè colora poco, ma con più passate diventa più coprente. L’orzo è in assoluto il colore più bello!

Non sono colori coprenti, ma molto stimolanti e materici!

Domani sapremo qualcosa di più sui risultati ottenuti.

Intanto godetevi le foto di oggi!

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Ph. Francesca Ianni architetto

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L’arcobaleno della speranza… Fuori e dentro di noi! 🌈

“Mamma voglio raggiungere l’arcobaleno! Andiamo!?”

Non so quante volte l’ho sentito dire ai miei figli!

E come spiegargli che più ti avvicini e più lui si allontana?

Deve essere un gran timidone! 🥰

Questi giorni però, per un evento di una umanità eccezionale, le città si stanno riempiendo di arcobaleni, da guardare ma anche da toccare!

Arcobaleni che non scappano, e da cui traspare tutta la paura e la speranza, la gratitudine, la confusa gioia, di sentirsi tutti uniti, straordinariamente vicini!

Perché il cuore vola ovunque, oltre il tempo e lo spazio, e se fai attenzione, puoi sentire battere quello di chiunque, anche se è distante…

Con l’occasione…ho sospeso per qualche giorno il progetto della cameretta con i bimbi per dare spazio a e partecipare attivamente a questo bellissimo evento degli “arcobaleni ai balconi e alle finestre, per dare gioia e speranza”…

Ma…per non perdere il filo…

Ho raccolto un po’ di esempi di camerette, da Pinterest, in cui l’arcobaleno è un magico decoro…

E vi dirò…per dirla alla Montalbano “.i sto facendo persuaso” che forse un arcobaleno andrà a finire anche nella cameretta di Ale&Ari! 🌈💖

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Umani… Uniti… 🌈💖

 

Ph. da Pinterest

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I Cangianti ….Colori Pastello!

I colori pastello fanno subito primavera, ….ma non solo!

I colori pastello vengono associati ai bambini appena nati, alle camerette dei più piccolini, alle prime luci calde di marzo e aprile.

Pastello sono i decori Pasquali, le bomboniere del battesimo, i dolci più zuccherosi delle fiere.

Dopo tutto il colore pastello da una sensazione di rilassamento e spensieratezza ed è utile per i genitori con figli molto piccoli perché aiuta a rilassarli in un momento molto intenso della loro vita. I dolci celeste e rosa, ma anche verde, violetto, non sono per i bimbi piccoli, che per molti mesi dalla nascita non distinguono che pochi colori, ma per i loro genitori e per sostenere il loro stato d’animo.

Lo sapevate?

Ma i colori pastello, molto luminosi se associati al bianco o al nero, associati a colori scuri e polverosi, o forti e fosforescenti, riescono a regalare atmosfere inaspettate, riuscendo a diventare i compagni ideali per decorare tutti i momenti e gli eventi dell’anno!

Provare per credere…

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Tanti esempi da cui prendere ispirazione!

E voi…avete delle colori pastello in casa! Dove?

 

 

 

Ph. da Pinterest

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Rosso… Architettura

Sono sempre rimasta affascinata dal Rosso Valentino!

D’altronde Valentino e il SUO ROSSO, è da sempre una icona!

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Questo magico giorno un cui si festeggia l’AMORE mi ha riportato alla mente una questione troppo spesso sorvolata con un “ma no, è troppo!”

Eh sì, perché se un vestito ‘Rosso Valentino’, è un sogno, un po’ per tutte le donne, architetto o meno,…uno spazio ‘Rosso SAN VALENTINO’ inizia a diventare un po’ più azzardato!

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La stessa sfilata di Valentino all’ara pacia mostra il forte contrasto tra questo famoso colore e la classicità, da sempre simbolo di perfezione!

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Un po’ di anni fa, ancora non avevo iniziato a studiare Architettura, (quindi…almeno più di 15 anni fa) il rosso è entrato prepotentemente nelle case di tutti: cucine, divano, intere pareti, armadi… C’è stato un vero ‘red addict’!

Tutto questo eccesso mi aveva fatto davvero creare una certa antipatia per il rosso in architettura! Il rosso infatti è un colore molto energetico, e se è vero che aiuta la convivialità, è anche fin troppo eccitante, mentre io ho sempre sognato una architettura confortevole, rilassante,…mai come in questa era ne abbiamo bisogno!

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E allora ho preso l’occasione, ispirata da tutto questo Rosso SAN VALENTINO, per riprendere in mano il colore rosso e vedere come e quando è possibile usarlo in architettura!

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Nei centri storici, nelle piccole case di campagna, soprattutto fuori dall’Italia, di esempi di edifici Total Red ce ne sono tanti…molto più di quello che immaginavo!

Se confinato al colore di una porta, di una casetta di campagna, è davvero molto dolce e affascinante. Diverso è il caso in cui è astato usato per ricoprire interi edifici moderni, dove risulta veramente eccessivo e stanca presto!

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Le vernici scrostate mostrano come nel tempo anche il colore rosso ha avuto la sua importanza.

È un colore deciso, che colpisce ma che stanca presto! Può essere usato per i dettagli, per dei vezzosi decori,…e, preferibilmente di uno tono spento, che lo rende più simile al rosso terra di Siena piuttosto che il rosso brillante!

Gli interni era la parte che mi preoccupava di più, ancora scottata da quel periodo in cui ho visto ogni ambiente ricoprirsi di questo Rosso eccessivo, lucido e ingombrante!

Oggi giorno è bastato, tristemente soppiantato dal grigio. Il grigio ormai è un po’ in tutte le case nuove. Anche questo è un colore che verrà presto soppiantato perché davvero TROPPO triste e poco confortevole!

Ma d’altronde dopo tutto quel rosso, eccessivo, ci voleva un forte ‘turn round’!!!

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Ho scoperto con piacere che il rosso, negli interni, si può utilizzare con OTTIMI RISULTATI!

Già in antichità è stato utilizzato con grande sapienza espressiva in ritratti ma anche negli interni!

Il segreto sta nel dosare la giusta tonalità e i dettagli dove metterlo.

Non è mai un totale Red, soprattutto quando si usa il rosso ciliegia!

Il massimo del comfort si ottiene con un tono su tono con il rosa carne, o con il colore oro.

Difficile gestirlo invece con colori contrastanti come il bianco o il blu, che lo rendono troppo ‘presente’ e poco elegante. E alla lunga, stanca presto!

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E il vostro rosso… com’è?!

BUON SAN VALENTINO a Tutti! ❤️

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Il Colore del Natale… (Calendario dell’Avvento de La Buona Architettura – 09/12/2019)

“Rosso Coca Cola?”

“Bianco Natal?”

Di che colore è il Natale?

Secondo Alessandro, il mio primo genito di 7 anni, il Natale è arcobalenato!

In effetti, se è vero che i colori sono una spia dei nostri stati d’animo, è normale che l’entusiasmo con cui i bambini vivono questo periodo fatto di desideri ed emozionanti attese, non può che essere del colore dell’arcobaleno! Non c’è cosa che metta più allegri e fiducia dei colori dell’arcobaleno!

Qual’è quindi il colore del Natale?

Non vi stupisce come un bambino riesca a non farsi influenzare dalla pubblicità che da anni ci propone un Babbo Natale in rosso con tanto di decori in pendant?

Non ho potuto fare a meno di riflettere su quanto questa idea del Rosso Natale sia più una superfetazione che altro!

Non c’è colore per il Natale se non quello che esprime meglio ciò che proviamo dentro!

Per me quest’anno sarebbe dovuto essere di tulle rossa e decori in cartone, ma i bimbi pretendono il loro albero tradizionale, con le lucine di tutti i colori e le palline classiche che più classiche non si può!

Evidentemente la tradizione è un forte pilastro per la stabilità personale, e di questa, i bambini, ne hanno tanto bisogno!

Proverò a tentarli con i miei consueti esperimenti natalizi; per me, mentre lo spirito del Natale rimane inalterato, la scelta del tema decorativo è sempre un momento di profonda ricerca comunicativa di emozioni e sentimenti! Per loro ripetere certi gesti, sempre uguali, è più rassicurante!

E per voi qual’è il colore del Natale?

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Natale …con i bambini! (Calendario dell’Avvento de La Buona Architettura – 08/12/2019)

Per coinvolgere i bimbi negli addobbi Natalizi….evitando isterismi tipo “Nooo quello non lo toccare”,… “No no, quello lo posso fare solo io!!”… ecc, bisogna accettare di lavorare con materiali che siano adatti alla loro età!

Ricordo ancora Alessandro, il mio primogenito, al suo primo Natale! Buttava giù l’albero un giorno si e l’altro pure, distruggendo ad una ad una tutte le palline di vetro di Ikea che avevo appeso! 😥

Colpa dei bimbi o colpa nostra?

‘La seconda che hai detto’ 😁

A quei tempi Ale non aveva neanche 1 anni,…la sorellina, dopo di lui, è stata meno irruenta ma anche io più cauta!

Quando si hanno dei bimbi per casa tutto si adatta ai loro ritmi e alle loro necessita e se vogliamo goderci il momento insieme a loro dobbiamo assolutamente prendere coscienza di questo e, dopo aver fatto un profondo respiro, tuffarci velocemente indietro nel tempo, quando piccoli scolari, avevamo un rapporto quotidiano con carta e cartoncino, pastelli e forbicette!

Tutti materiali che i bambini possono maneggiare con facilità, divertendosi,non devono essere tossici e tanto meno inquinanti e che si possano riciclare con facilità. Bisognerà evitare colle chimiche e prediligere quelle naturali fatte in casa!

Tra i materiali consigliati, c’è la carta, magari di riciclo da riviste e giornali, che ai può piegare a formare origami; lavoretti/formine in pasta di sale, foglie e rametti da unire insieme con spago o lana!

Per info su come fare la colla fatta in casa, non tossica, perché si sa che i bimbi senza colla non vivono, potete seguire i consigli al seguente sito web:

https://www.ambientebio.it/alimentazione-biologica/colle-naturali-atossiche-fai-da-te/

E se avete trovato un po’ di tempo per decorare con i vostri bimbi, condividete con noi i vostri lavoretti! Li pubblicheremo, se avete piacere, nei prossimi post!

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Tutto intorno a te è Architettura! (…e cosa c’entra l’architetto..)

Mi hanno chiesto tante volte:

“Perché Mammarchitetto, piuttosto che più semplicemente Architetto?!”

A qualcuno è suonato strano , così strano quasi da non associarlo all’architettura ma piuttosto all’assistenza all’infanzia!

In realtà nella scelta di questo appellattivo così inusuale c’è un significato molto più profondo che è la base del mio operato: l’attenzione alla persona, la stessa infinita, amorevole, quasi ossessiva, attenzione, che solo le mamme sanno avere verso i figli!

L’architettura infatti non è altro che lo sfondo dove si muove la vita delle persone; ma non uno sfondo passivo bensì uno sfondo attivo che influenza i nostri stati d’animo con i suoi colori, i nostri movimenti in base alla diversa disposizione degli spazi e degli oggetti nello spazio, le nostre percezioni a seconda dei diversi materiali, ecc…, ci fa compagnia nei momenti più belli e piu brutti della nostra vita ed entra a gamba tesa in tutti i nostri ricordi!

Non per niente spesso una scelta “architettonica”, per i non addetti ai lavori, si basa su ricordi ed esperienze, su sensazioni positive o negative, ispirate ad eventi passati o su consigli appassionati di chi dice di averle provate tutte e aver trovato la soluzione miracolosa!

Innanzi tutto vi svelo un primo grande segreto: la soluzione miracolosa non esiste perché ogni caso è a se, come ogni persona è unica! Ci sono soluzioni tecniche più valide di altre ma le necessità che deve soddisfare un ambiente architettonico, per essere a misura d’uomo, deve essere calato sulla persona che ne usufruirà che, solo così,l sentirà veramente suo!

Inutile dire che l’architettura preconfezionata di certe catene di arredamento a prezzi bassi, ha contribuito a creare ambienti tutti uguali spesso sterili e privi di personalità!

Spesso, prima di entrare in casa, soprattutto di ragazzi giovani, so già cosa aspettarmi!

La ragione di tutto questo è legata ad un appiattimento culturale, da parte soprattutto degli operatori del settore, che, dimenticando l’amore e l’attenzione al dettaglio e la vastità di scelte stilistiche, che i tempi passati ci hanno tralasciato, si sono inariditi nelle limitazioni della produzione di massa!

Allo stesso tempo la crisi imperversa e non si può pensare di spendere ancora miliardi per l’architettura! Non lo so si può chiedere alla gente e non lo so si può pretendere dai Comuni e dalle Nazioni!

La soluzione quindi è il degrado e la massificazione a cui ci stanno lentamente assuefacendo?

NO! La Soluzione è l’Architetto!

L’Architetto oggi deve impegnarsi ed ingegnarsi più che in ogni altra epoca storica perché deve riuscire ad ottere il massimo in termini di qualità e risultati dal minimo delle risorse; deve riconquistare la fiducia del popolo deriso e deluso dalla delirante architettura moderna e contemporanea; deve essere empatico, fortemente empatico, e mettere il suo cuore al servizio delle persone, …anche quando le persone lo vedono solo come un tecnico! Per fare questo ci sono dei tempi tecnici che non sono quelli della ‘fast architecture’ o dei grandi segni delle archistar; per fare questo c’è bisogno di riprendersi il tempo per pensare, per riflettere, per capire e farai capire, per una architettura ‘slow’, più consapevole!

Un architetto è una persona, al servizio delle persone, che si prende cura del loro animo e del loro vissuto! L’architettura è tutta intorno a noi e solo attraverso l’aiuto di un esperto può aiutarci a vivere come veramente vogliamo!

E il vostro architetto di fiducia cosa ha fatto per voi?

Raccontatecelo nei commenti sotto!

 

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