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Autunno…a tutto Colore (astenersi gray-addict)

Quest’anno, come mai prima, abbiamo bisogno di un Autunno a tutto Colore!

Se l’accorciarsi delle giornate e lo scemare del caldo (scemerà prima o poi, ve lo assicuro) accendono in noi, sempre più forte, il desiderio di ambienti caldi e rilassanti, che accolgono anche l’inevitabile stanchezza da cambio di stagione; è anche vero che quest’anno, in piena tensione da Covid e tristissimi fatti di cronaca, abbiamo bisogno dell’effetto benefico ed energizzante del colore.

E in particolar modo dei colori vivaci e pieni di significato dei tessuti africani.

Sarà per il legame più o meno profondo che si è creato con Willy e la sua Comunità tutta, sarà che i miei figli mi tirano per mano, ogni giorno di più, stagione che sia, verso lo spensierato mondo dei colori, ma per me quest’anno sarà a tutto colore e saranno colori e decori africani, per non dimenticare ma anche per prendere dalla loro infinita energia e positività, tutta la grinta di cui abbiamo bisogno.

Il colore infatti influenza fortemente il nostro stato d’animo. Ce lo raccontano ormai numerosi trattati in merito, che da un po di anni a questa parte, approfondiscono il tema.

Una delle mie ultime letture, che consiglio, è il libro molto fresco e immediato di Karen Haller, ‘Il piccolo libro del colore. Come i colori possono cambiarti la vita’; di cui sono venuta a conoscenza durante uno dei live dell’ artista e illustratrice Francesca Quatraro, nel suo gruppo facebook ‘Disegna con me’.

E ho scoperto, anzi confermato, che il colore davvero ti cambia la vita!

Ho capito perché al liceo ero una vera e propria nero dipendente, da neo mamma amavo solo i colori pastello e adesso, da vivace mamma e professionista, sono sempre più aperta ai colori e ai decori.

In autunno generalmente la natura ci consiglia e ci consola con i suoi colori più caldi e confortevoli, e così anche i tessili della mia casa e/o dei miei clienti, da luminosi e sgargianti, diventano pastosi e avvolgenti.

Quest’anno però è diverso….

Non riesco proprio a staccarmi dalla grinta del blu elettrico accostato al rosso aragosta, o al dorato senape, che sta bene un pò non tutto,.. bianco caldo, rosso corallo, verde bosco, verde salvia…

Insomma sembra che non riesca a staccarmi dalla potenza dell’Estate!

Perché succede questo? Perché il colore è nutrimento puro per la natura anima.

Sapete per esempio che il colore blu fa passare la fame? Perché non esiste al mondo cibo blu. Al contrario, il rosso, sprigionando tutta la nostra energia, ci smuove tutte le papille gustative.

Quest’anno ci aspetta con una infinità di sorprese, e purtroppo non necessariamente belle, quest’anno ci accoglie con l’ombra di ciò che è stato senza darci la certezza che non ritornerà.

Quest’anno abbiamo tutti la fifa addosso, ben nascosta sotto la mascherina.

Ma quest’anno è anche l’anno della resa dei conti, di mostrare che dopo tutto ce la facciamo, di essere comunque propositivi ed ottimisti.

Ed ecco che mi sono tornati in mente i miei figli e la loro voglia di cancellare tutte le parti bianche di casa ( e sono tante) per ricoprirle con tutti i colori dell’arcobaleno; e poi i sorrisi giganti delle popolazioni nere, sempre avvolti da gioiosi e sgargianti colori…e ho capito che era proprio quello di cui avevo bisogno; di cui tutti abbiamo bisogno.

L’african style ha preso piede in Italia da molto tempo. All’inizio solo arredi e sculture in legno e paglia, oggi possiamo acquistare vestiti, stoffe, arredi, … veramente ovunque.

Come dimenticare le collezioni a tema, limited edition, di Ikea o i tessuti ripresi anche dai più famosi stilisti italiani.

Ne troviamo davvero per tutti i gusti.

IL CONSIGLIO

Siamo pur sempre in autunno, quindi, tra le tante fantasie, scegliere quelle che contengono un pò di colori caldi come il rosso aragosta, o il giallo senape.

Evitare assolutamente colori fosforescenti, da riservare solo all’Estate.

Per un effetto super energizzante, accostare colori caldi e freddi tra di loro, in modo che uno sia preponderante rispetto all’altro e il secondo si ritrovi nei dettagli.

Anche la vostra casa ha bisogno di tanto colore?

Se lo riserviamo solo ai tessili, abbiamo modo di cambiarlo con facilità e realizzare sempre ambientazioni diverse e soprattutto in linea con il nostro mood del momento.

Articolo dedicato a Willy e alla sua ammirevole comunità Capoverdiana.

Ph. da Pinterest

E che la ripresa abbia inizio….

Buon rinizio a tutti…in sicurezza….e soprattutto

TANTA SERENITÀ

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Ripensare lo spazio dei nostri figli..

Inutile negarlo, i nostri figli sono a casa molto più tempo di prima, e con i loro modi di fare e di essere l’hanno invasa un po’ tutta!

Ci siamo trovati a condividere spazi e attività, abbiamo ripensato arredi e luoghi, siamo cresciuti scoprendo nuovi modi di vivere, spesso sorprendentemente piacevoli o sconvolgentemente difficili da gestire.

Per me non è la stata la prima volta che mi sono trovata a lavorare da casa con i bimbi sempre al mio fianco, avendo scelto da tempo di essere mammArchitetto e di fare della mia casa il mio studio, per poter essere il più possibile vicina ai miei figli; quindi questa quarantena non mi ha trovata impreparata…mentre un po’ di anni fa lo ero di sicuro!

Quindi forza e coraggio…sconvolgere le nor ali regole casalinghe, cosa in cui i bambini sono dei veri esperti, non è una esperienza facile per nessuno, ma presa dal giusto punto di vista può essere davvero stimolante e aprire nuovi interessanti orizzonti.

A paragonare la me prima e dopo i figli quasi quasi direi la nebbia e l’arcobaleno..

Malgrado dentro di me brillavano tutti i colori dell’arcobaleno, all’esterno, la voglia di controllare tutto, mi portava a creare ambienti statici, puliti, lineari, quasi un disegno, fermo, immobile.

Ma una casa non è un quadro o una vetrina ma uno spazio Vivo e come tale va progettato.

Lo spazio vivo è uno spazio in divenire, che prende la forma di chi lo abita, ed è morbido e flessibile abbastanza da permettere di fare stare bene anche più coinquilini.

La mia prima riflessione la ho avuta quando fresca sposina non facevo altro che rimettere a posto le cose che mio marito amava e ama lasciare sparse. Non capivo come non fosse più semplice rimettere direttamente a posto!

Poi un giorno ero sola in casa e le sue cose sparse mi facevano compagnia…erano una traccia del suo passaggio.

Così è stato sempre più anche per i miei figli.

Quando erano piccolissimi ho cercato di ‘controllare’ anche il loro ordine, dividendo con rigore i giochi per tipologia, materiale, colore,…e chi più ne ha più ne metta. Un lavoro enorme a creare contenitori e contenuto per poi ritrovare i giochi sparsi in modo casuale per i vari cesti!

E allora è arrivata l’illuminazione…

I giochi comunque li avevano rimessi a posto, ma erano troppo piccoli per fare divisioni di genere e soprattutto quei raggruppamenti non erano stati una idea loro ma una imposizione dall’alto.

La soluzione è stata, innanzi tutto, preferire a librerie e cassetti, tanti cesti. Meglio se con i manici, così che postevano portare i loro giochi preferiti dove volevano.

Mettere i cesti in ogni luogo di casa molto vissuto. Nel salone ci sono più cesti per le cose dei bimbi che quelle mie e di mio marito.

Creare anche in salone uno spazio per loro, dove saranno più propensi a rintanarsi sentendolo il loro ‘posto speciale’, lasciando un po’ più libero il resto. Meglio se lo scegliete e realizzate insieme.

Lasciate che casa sia permeata tutta dalla loro magia. Non abbiate paura di scomporre il set di sedie della sala da pranzo, decorando la sua con magiche ali o orpelli di vari colori.

Rendetelo protagonista facendo dei suoi disegni delle esposizioni degne di un museo

La regola è utilizzare materiali che si possano rimuovere facilmente e/o lavare.

Decorare quindi sedie e mobili con nastri di stoffa colorata o con peluche appesi.

Appendere i loro disegni con un piccolo pezzetto di scotch di carta decorato, così che si possa rimuovere e riporre quando arriveranno nuovi disegni, senza creare danni né al supporto e né al disegno, ecc.

E poi lasciatevi travolgere dal loro allegro e decorativo disordine che non è un vero disordine se poi ogni cosa ha il suo posto e concluderanno i giochi, ‘giocando’ a mettere a posto, con l’aiuto di mamma e papà 💪🥰…

Saranno ogni giorno più autonomi e finiranno per rimettere a posto anche da soli e scegliendo loro i luoghi più adatti.

Lasciate che la casa si colori del loro entusiasmo 🌈

Immagini da Pinterst

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Ristrutturare casa con i bambini…. naturalmente!

“Mamma, come è possibile che a noi bambini piacciono i colori vivaci e a voi adulti colori così tristi!?”

Così ha esordito stamattina mio figlio Alessandro (8anni), quando ha visto i colori che avevo preparato, per pitturare i mobili in giardino!

Glielo avevo promesso da tanti giorni…ma, evidentemente, mentre io studiavo come fare in casa i colori naturali, per un restauro Super-Sostenibile, nella loro testa si accavallavano luminosi arcobaleni da stendere ovunque!

“Mamma, il tavolo lo voglio fare arcobaleno”

Ribatte ancora Alessandro, mentre Arianna (quasi 6 anni) ha già in mano un pennarello! 😳

“Bimbi, mamma ha preparato tutti i colori che hanno varie sfumature di marrone perché quello è il colore dei mobili in giardino!”

Ribatto io…  🤞😙

“Intanto proviamo queste varie sfumature e vediamo come viene!”

Si lasciano convincere; prendono in mano i pennelli come fosse tutto l’armamentario per una grande avventura e ascoltano curiosi!

Gli spiego che ho preparato tre colori fatti in casa; uno è il caffè ristretto classico fatto con la moka; un’altro è te nero aromatizzato al limone e un altro è caffè d’orzo. Poi c’è l’aceto invecchiato, ma quello è un prezioso regalo di mio fratello Mauro, dato che ci vuole un po’ di tempo e pazienza per prepararlo! 💪😁

Il profumo migliore lo emana il barattolino contenente il tè! È piacevolissimo anche stenderlo perché l’odore si spande nell’aria!

Per rendere il lavoro più semplice ed evitare di sprecare, metto a mano a mano, le varie tipologie di pittura, in dei piccolissimi barattolini di vetro che avevo riposto dai tempi degli omogenizzati (quando ancora non sapevo niente della filosofia Zero Waste) e li distribuisco.

Il vetro per i bimbi non è il materiale più sicuro, ma è igienico, facilmente lavabile e riutilizzabile. E questo si è dimostrato anche abbastanza resistente, dato che ha superato indenne anche i continui ‘scivoloni’ di Ari! 😅

Una mattinata simpatica, sicura per l’ambiente ma anche per i bimbi, e da cui abbiamo imparato tante cose!

Come prima cosa, che si può restaurare un mobile, di legno, con due bambini di 6 e 8 anni, con serenità e in sicurezza! Ricordo ancora con angoscia, quando, un po’ di anni fa, ho deciso di pitturare le ringhiere arrugginite, e il continuo dover discutere con i bimbi, che volevano curiosare e toccare tutto e non potevano perché era pericoloso per via dei prodotti usati!

Il prodotto che scurisce di più e più velocemente è in assoluto l’aceto invecchiato. E diventa proprio nero nero, come la cenere, quando si passa una seconda mano di caffè. Me lo aveva accennato mio fratello Mauro, l’esperto, 😁 che reagiscono tra di noi per via della presenza di tannino nel caffè, ma non credevo così tanto!

Il tè è profumatissimo, ma lascia una velatura marrone nerastro che non amo molto!

Tutti questi odori, compreso quello dolce del te, non piacciono comunque ai bambini. Ma si sono presto abituati e non ci hanno fatto molto caso

Proverò ad utilizzare anche il cacao, per vedere se li incanta anche per il profumo!

Il caffè colora poco, ma con più passate diventa più coprente. L’orzo è in assoluto il colore più bello!

Non sono colori coprenti, ma molto stimolanti e materici!

Domani sapremo qualcosa di più sui risultati ottenuti.

Intanto godetevi le foto di oggi!

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Ph. Francesca Ianni architetto

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Casa, lavoro, figli… Multitasking e Smartworking! Di questi tempi …si può?

Molti erano già abituati allo smartworking, avevano già un angolo ben organizzato, tempo e spazi definiti!

Altri lo hanno dovuto improntare in fretta e furia, ma con tanta dedizione e buona volontà, visto anche il nobile scopo!

Certo nessuno era pronto a condividerlo con partner e figli!

Il concetto stesso di lavoro stride con il dinamismo e la libertà dei bambini.

Ho provato in prima persona, in tempi non sospetti, a lavorare da casa, con i bambini, costatando quanto sia difficile se non impossibile:

Il lavoro ha bisogno di attenzione e dedizione e allo stesso modo, se non di più, ne hanno bisogno i figli!

Che cosa sta succedendo quindi in quest giorni, in cui si mischiano i ruoli,  tutti insieme, chiusi sotto lo stesso tetto?

Come si fa ad ad essere mamma, moglie, lavoratrice, donna, … contemporaneamente?

Non si sta chiedendo troppo forse a queste famiglie? Nessuno deve fermarsi… Tutti chiusi a casa, ma sempre attivi, con lo smartworking, con la scuola digitale, …

Tutti insieme, a condividere spazi e doveri, e tanti, tanti gigabyte..

Un gruppo disomogeneo pronto ad affrontare ogni cosa…

I bimbi spiano i lavori dei più grandi, tenendosi stretti alla loro testa o girando di continuo tra le ginocchia e la sedia. Non ne vogliono sapere di finire quel disegno che la mamma o papà gli avevano preparato con cura, sperando di poter guadagnare un po’ di tempo tutto per se!

Gli adulti si fanno coinvolgere dai giochi dei più piccoli e scoprono pause pranzo o piccole pause caffè, di una bellezza mai provata prima!

Tante emozione si sommano, anch’esse, diverse ma tutte insieme nello stesso corpo!

Cosa succederà?

Chi accetta tutto questo come un momento di sorprendente e piacevole follia, in cui non bisogna chiedere troppo a se stessi, ne uscirà vincitore.  …..

Non è vero che tutto deve continuare, come prima, come niente fosse; perché niente è come prima e tante cose sono in ballo.

Per voi, mamme e papà, nonne e nonni, che cercate, un po’ come delle simpatiche parodie della dea Kali, di tenere tutto faticosamente in piedi,…

State facendo già tanto… Non chiedete di più a voi stessi…

E se mai questa idea dello smartworking vi iniziasse a piacere…

Ecco qualche esempio di Home Office con stile!

La parola d’ordine, quando si lavora da casa, è organizzazione e  stile…. perché l’estetica vuole la sua parte e la bellezza migliora l’umore e le prestazioni! 💪😅💖

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E non è detto che anche in quest’altro modo…in fondo…sia così male…

La collaborazione tra diverse competenze.. dà sempre interessanti frutti…

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Ph. da Pinterest

 

 

 

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L’arcobaleno della speranza… Fuori e dentro di noi! 🌈

“Mamma voglio raggiungere l’arcobaleno! Andiamo!?”

Non so quante volte l’ho sentito dire ai miei figli!

E come spiegargli che più ti avvicini e più lui si allontana?

Deve essere un gran timidone! 🥰

Questi giorni però, per un evento di una umanità eccezionale, le città si stanno riempiendo di arcobaleni, da guardare ma anche da toccare!

Arcobaleni che non scappano, e da cui traspare tutta la paura e la speranza, la gratitudine, la confusa gioia, di sentirsi tutti uniti, straordinariamente vicini!

Perché il cuore vola ovunque, oltre il tempo e lo spazio, e se fai attenzione, puoi sentire battere quello di chiunque, anche se è distante…

Con l’occasione…ho sospeso per qualche giorno il progetto della cameretta con i bimbi per dare spazio a e partecipare attivamente a questo bellissimo evento degli “arcobaleni ai balconi e alle finestre, per dare gioia e speranza”…

Ma…per non perdere il filo…

Ho raccolto un po’ di esempi di camerette, da Pinterest, in cui l’arcobaleno è un magico decoro…

E vi dirò…per dirla alla Montalbano “.i sto facendo persuaso” che forse un arcobaleno andrà a finire anche nella cameretta di Ale&Ari! 🌈💖

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Umani… Uniti… 🌈💖

 

Ph. da Pinterest

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I Cangianti ….Colori Pastello!

I colori pastello fanno subito primavera, ….ma non solo!

I colori pastello vengono associati ai bambini appena nati, alle camerette dei più piccolini, alle prime luci calde di marzo e aprile.

Pastello sono i decori Pasquali, le bomboniere del battesimo, i dolci più zuccherosi delle fiere.

Dopo tutto il colore pastello da una sensazione di rilassamento e spensieratezza ed è utile per i genitori con figli molto piccoli perché aiuta a rilassarli in un momento molto intenso della loro vita. I dolci celeste e rosa, ma anche verde, violetto, non sono per i bimbi piccoli, che per molti mesi dalla nascita non distinguono che pochi colori, ma per i loro genitori e per sostenere il loro stato d’animo.

Lo sapevate?

Ma i colori pastello, molto luminosi se associati al bianco o al nero, associati a colori scuri e polverosi, o forti e fosforescenti, riescono a regalare atmosfere inaspettate, riuscendo a diventare i compagni ideali per decorare tutti i momenti e gli eventi dell’anno!

Provare per credere…

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Tanti esempi da cui prendere ispirazione!

E voi…avete delle colori pastello in casa! Dove?

 

 

 

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Perché decorare la casa a Natale!? (Calendario dell’Avvento de La Buona Architettura – 21/12/2019)

Natale…tempo di sogni e speranze, di buoni propositi e gigantesche e irraggiungibili aspettative!

A Natale dovremmo essere tutti più buoni ma non tutti, a Natale, possono permettersi di essere spensierati e sereni, …ed è per tutti loro che ho deciso di silenziare il calendario dell’avvento per una settimana e più…per prendere del tempo per riflettere sul vero significato di tutto questo e cercare di regalare a tutti, ma proprio tutti, la magia del Natale!

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Per fare questo bisogna andare alle origini… Alle origini di tutto!

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Quelle che conosciamo bene, si, ma che ci sfuggono, proprio nel periodo più magico dell’anno…presi dalla frenesia di eventi e regali!

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Sapete che fino al 1800 il Natale quasi non si festeggiava e la gente lavorava come fosse un giorno qualsiasi?. E l’usanza dell’albero di Natale si è sviluppata solo nel dopoguerra!

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Cosa ha a che fare, quindi, tutto questo consumismo con il Natale? Addobbi, luci, statuine, e chi più ne ha e più ne metta!

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L’Abete, in quanto simbolo, ha radici lontanissime, dato che per il fatto di essere robusto e sempreverde è stato da subito associato alla vita eterna.

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Addobbare gli alberi, cosa che anticamente veniva fatta con frutta di stagione, soprattutto mele, aveva la finalità di evocare il paradiso di Adamo ed Eva e l’abbondanza che la primavera avrebbe regalato di li a poco!

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La scelta di riempire l’albero, sintetico, per giunta, di una infinità di oggetti di plastica è davvero recente…ed è una scelta che ha perso ogni contatto con le origini del Natale!

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Ogni anno i negozi si riempiono, sempre prima, di una infinità di addobbi preconfezionati, di plastica (poco sostenibile) e ci costringono a fare a gara a chi ha l’albero più abbondante e vistoso! Facebook ne è la prova con la sfilata di foto che si fa sempre più copiosa e non fa altro che alimentare il consumismo che c’è dietro!

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Andare alle origini significa capire il perché di ogni gesto e farlo con piena consapevolezza!

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Da architetto non posso non parlare del Natale e dei suoi addobbi, come resistergli!?

Ma da architetto coscienzioso ho scelto di parlare di addobbi sostenibili!

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Perché se i decori, a Natale, devono accompagnare la gioia e l’entusiasmo di questa festa religiosa e devono evocare vita e grazia, di sicuro non possono essere acquistati al volo in un supermercato e soprattutto non possono ulteriormente alimentare il business del  consumismo e del rifiuto sconsiderato.

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E ci si divide tra chi persino odia decorare casa per le feste perché lo sente più come un dovere e chi si fa in quattro per trovare gli addobbi sempre più nuovi e sorprendenti!

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La giusta via, come sempre, sta nel mezzo:

Gli addobbi, in quanto simbolo di gioia e di festa, sono sacrosanti. In antichità, addobbare le case, spesso povere ed umili, significava portare all’esterno la gioia che si provava dentro. Ma gli addobbi non erano certo acquistati, ma bensì venivano realizzati a mano utilizzando quello che la natura offriva: rami, bacche, frutta di stagione. Ci si dedicava con molto entusiasmo, andando prima a raccogliere il materiale in mezzo alla natura, spesso assai vicina a casa, e poi liberando la fantasia. Tutta la famiglia partecipava, maschi e femmina,  dai più grandi ai più piccoli!

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Acquistare in tutta fretta addobbi preconfezionati, peggio ancora, in materiali artificiali, e riversarli in casa, senza viverli, senza dedicarvici, non alimenta lo spirito natalizio ma solo la superficie utile per raccogliere la polvere!

Ed ecco che arriva la fine delle feste e liberarsi dei decori è quasi un piacere!

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La verità è che, se gli addobbi fossero fatti in casa, diventerebbero ricordi preziosi da tramandare da generazione in generazione; se fossero fatti di natura ritornerebbero come concime alla terra

Se fossero fatti con il riuso di ciò che abbiamo in casa, sarebbero più piacevoli, vissuti ed originali.

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Avete mai pensato che una sciarpa che non usate più o che usate solo in estate può diventare una calda ghirlanda?

Vestiti inutilizzati, maglioni fuori moda, calze e calzini bucati,..ma anche riviste, …tutto può diventare un incantevole decoro, o una confezione regalo, basta solo un po’ di fantasia e spirito natalizio!

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Il Colore del Natale… (Calendario dell’Avvento de La Buona Architettura – 09/12/2019)

“Rosso Coca Cola?”

“Bianco Natal?”

Di che colore è il Natale?

Secondo Alessandro, il mio primo genito di 7 anni, il Natale è arcobalenato!

In effetti, se è vero che i colori sono una spia dei nostri stati d’animo, è normale che l’entusiasmo con cui i bambini vivono questo periodo fatto di desideri ed emozionanti attese, non può che essere del colore dell’arcobaleno! Non c’è cosa che metta più allegri e fiducia dei colori dell’arcobaleno!

Qual’è quindi il colore del Natale?

Non vi stupisce come un bambino riesca a non farsi influenzare dalla pubblicità che da anni ci propone un Babbo Natale in rosso con tanto di decori in pendant?

Non ho potuto fare a meno di riflettere su quanto questa idea del Rosso Natale sia più una superfetazione che altro!

Non c’è colore per il Natale se non quello che esprime meglio ciò che proviamo dentro!

Per me quest’anno sarebbe dovuto essere di tulle rossa e decori in cartone, ma i bimbi pretendono il loro albero tradizionale, con le lucine di tutti i colori e le palline classiche che più classiche non si può!

Evidentemente la tradizione è un forte pilastro per la stabilità personale, e di questa, i bambini, ne hanno tanto bisogno!

Proverò a tentarli con i miei consueti esperimenti natalizi; per me, mentre lo spirito del Natale rimane inalterato, la scelta del tema decorativo è sempre un momento di profonda ricerca comunicativa di emozioni e sentimenti! Per loro ripetere certi gesti, sempre uguali, è più rassicurante!

E per voi qual’è il colore del Natale?

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Natale …con i bambini! (Calendario dell’Avvento de La Buona Architettura – 08/12/2019)

Per coinvolgere i bimbi negli addobbi Natalizi….evitando isterismi tipo “Nooo quello non lo toccare”,… “No no, quello lo posso fare solo io!!”… ecc, bisogna accettare di lavorare con materiali che siano adatti alla loro età!

Ricordo ancora Alessandro, il mio primogenito, al suo primo Natale! Buttava giù l’albero un giorno si e l’altro pure, distruggendo ad una ad una tutte le palline di vetro di Ikea che avevo appeso! 😥

Colpa dei bimbi o colpa nostra?

‘La seconda che hai detto’ 😁

A quei tempi Ale non aveva neanche 1 anni,…la sorellina, dopo di lui, è stata meno irruenta ma anche io più cauta!

Quando si hanno dei bimbi per casa tutto si adatta ai loro ritmi e alle loro necessita e se vogliamo goderci il momento insieme a loro dobbiamo assolutamente prendere coscienza di questo e, dopo aver fatto un profondo respiro, tuffarci velocemente indietro nel tempo, quando piccoli scolari, avevamo un rapporto quotidiano con carta e cartoncino, pastelli e forbicette!

Tutti materiali che i bambini possono maneggiare con facilità, divertendosi,non devono essere tossici e tanto meno inquinanti e che si possano riciclare con facilità. Bisognerà evitare colle chimiche e prediligere quelle naturali fatte in casa!

Tra i materiali consigliati, c’è la carta, magari di riciclo da riviste e giornali, che ai può piegare a formare origami; lavoretti/formine in pasta di sale, foglie e rametti da unire insieme con spago o lana!

Per info su come fare la colla fatta in casa, non tossica, perché si sa che i bimbi senza colla non vivono, potete seguire i consigli al seguente sito web:

https://www.ambientebio.it/alimentazione-biologica/colle-naturali-atossiche-fai-da-te/

E se avete trovato un po’ di tempo per decorare con i vostri bimbi, condividete con noi i vostri lavoretti! Li pubblicheremo, se avete piacere, nei prossimi post!

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Un tuffo nel Natale del passato per migliorare quello futuro! (Calendario dell’Avvento de La Buona Architettura – 04/12/2019)

Quando mia mamma era piccola mio nonno era solito a Natale tagliare un piccolo abete nel bosco e poi caricarselo a spalla fino al paese e quindi a casa.

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La tradizione è rimasta intatta per anni, tant’è che quando a Natale andavamo da Nonno e zia, trovavo sempre questo strano albero ‘pizzicoso’ e mi chiedevo come facessero ad addobbarlo se faceva così male!

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Che darei oggi per poter avere a casa un albero pizzicoso come quello…e di sicuro, se trovo il luogo dove ripiantarlo, sostituirò quello in plastica con uno vero!

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Ho sempre trovato l’albero già al suo posto e tutto addobbato; cosa ne potevo sapere di tutto il lavoro che c’era dietro!

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Oggi ripenso a mio nonno come un Babbo Natale che per la gioia dei suoi figli prima e dei suoi nipoti poi si caricava di tutta quella fatica, per un solo fine: donare felicità!

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Ogni epoca ha cercato di donarla a modo suo! Per mia mamma non esistevano i regali di Natale, qualcosina di gustoso lo portava la Befana; mio papà riceveva anche giochi, ma sempre dalla Befana!

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Parliamo solo di una cinquantina di anni fa eppure era l’epoca in cui non esisteva la spazzatura, il cibo di avanzo si portava agli animali o serviva a concimare la terra, tutto, ma proprio tutto si riutilizzava!

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A distanza di anni, cresciuta tra negozi sempre pieni di orpelli di ogni tipo per rimpizzare le case Natalizie, e con un Babbo Natale sempre molto generoso, cerco di capire come sia avvenuto questo salto!

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Cosa è successo, per farci passare da un Natale umile e pieno di senso a un Natale frenetico e consumistico, alla fine…senza senso?

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La mia cara amica architetto, Francesca Romana, di MBR Studio, scrive spesso nel suo sito http://www.casaminimalista.it quanto si viva meglio se ci si alleggerisce dai troppi oggetti inutili!

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Pensando a lei ,questi giorni,osservavo gli infiniti sovrammobili natalizi in vendita nei negozi; pensavo a quante persone andranno in regalo come “pensierino”, e quanti li compreranno presi da stimolo di tenerezza per poi doverli spostare, spolverare, riporre, riposizionare, ecc…

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Ma ci servono davvero? È Natale solo se abbiamo la casa addobbata?

E se quest’anno gli addobbi fossero naturali, e fatti a mano? Avrebbero un carico emotivo così forte che davvero darebbero un forte senso all’atmosfera Natalizia!

Addobbi utili, come crostatine, ciambelloni, messi in bella mostra dentro la vetrinetta e pronti ad essere gustati con i primi ospiti di passaggio!

Addobbi fatti con fogli e rami di potatura, con le bucce della frutta secca, ma anche alcune di quella fresca.

Addobbi in pasta di sale, di stoffa, …disegnati su di un foglio con tanta dedizione, magari dai più piccoli!

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La casa diventa così un vero regno dell’accoglienza, in pieno stile Natale!

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Preparare addobbi e dolci fatti in casa poi, regala momenti di rilassamento e riflessione che aiutano a godere a pieno della festa!

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Avete anche voi qualche addobbo fai da te? Magari di quelli antichi, fatti dai nonni o dai genitori quando erano piccoli? Quegli addobbi che ogni anno escono dalla scatola per evocare ricordi ed emozioni?

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