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Calendario dell’Avvento della Buona Architettura – 1 Dicembre 2019 – “Organizzazione”

A Natale siamo tutti più buoni, e così abbiamo deciso, anche quest’anno, di approfittare della preparazione all’Avvento per regalarvi quotidianamente consigli preziosi per un ottimo rapporto con l’architettura che vi circonda!

Viviamo immersi nell’architettura, ci relazioniamo con lei con una sfrontata sicurezza, la usiamo, la bistrattiamo, la adoriamo, ecc …tutto in modo così naturale che mai ve ne sareste resi conto se non fossi stata qui a raccontarvelo!

L’architettura è nelle case che abitiamo, nelle strade che percorriamo, nei servizi e negli spazi pubblici che utilizziamo, nel dettaglio delle lampade degli autobus, nel materiale con cui vengono realizzate le strade, tutte uguali tra l’altro… C’è un significato e una motivazione per ogni cosa, per ogni dettaglio, eppure non ce la siamo mai chiesta!

Malgrado il rapporto con l’architettura che ci circonda sia apparentemente casuale, una buona architettura può influenzare molto lo stile di vita!

Abbiamo deciso quindi, io ed Elisa, di raccontarvi qualche segreto per vivere meglio con La Buona Architettura!

Partiamo dalla casa, dal nido, dal nostro porto sicuro. Tutto inizia li e finisce lì!

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Case, gioie e dolori!

Costruiamo con fatica il nostro nido, di sicuro molta più di quella che fanno gli uccellini; quante case abbiamo visitato prima di trovare quella che ci calza a pennello?

E quanti negozi di mobili, con altrettanti operatori al nostro servizio, ci hanno visto impazzire tra mille scelte di piastrelle, di divani, di tende, di posate e piumoni, ecc..

Eppure, poi a viverla è sempre un’altra cosa!

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La motivazione c’è ed è legata alla sequenza con cui scegliamo le varie cose, gli elementi d’arredo…e ciò che andranno a contenere.

Il grande errore sta nello scegliere prima il contenitore, i mobili, gli arredi, e poi il contenuto, tutto ciò per cui servono.

Il vero protagonista è il contenuto, che giustifica la presenza dei mobili (contenitori appunto), il loro numero e la loro dimensione.

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Il problema si innesca quando non c’è coerenza tra la forma e le proporzioni del contenitore e del contenuto. Pensiamo alle basi profondissime delle cucine, dove spesso ci infiliamo a fatica a impilare pentole e padelle, o ai pensili sempre troppo profondi per ospitare tutti a vista bicchiere, tazze, ecc…

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Le chiamano misure standard…. Non per niente tutti gli armadi e le basi della cucina sono profondi come minimo 60 cm, le libreria tra i 30 e i 40 cm, e le ante sono sempre un multiplo di 30 o di 60, ecc…

Sono misure standard che sono state stabilite in concomitanza dell’evolversi dell’architettura razionalista e la necessità di misurare, definire, dare una risposta raziomale ad ogni cosa. Sono nati anche i concetti di camera minima per uno, due persone; altezza minima dei locali d’abitazione, ecc…

 

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Oggi giorno questi standard sono fallimentari perché non ci permettono di gestire lo spazio e soprattutto il suo contenuto nella maniera migliore!

Ritorniamo all’esempio della cucina: per avere sempre a portata di mano bicchieri, tazze e tazzine, sarebbe più comodo che non si perdessero nella profondità dei 36 cm, essendo loro non più grandi di 10 cm, ma che piuttosto fossero contenuti in armadi molto stretti!

Se per il piano di appoggio, più è grande e profondo è meglio è, lo stesso non vale per le basi. Pentole e padelle hanno una dimensione massima intorno ai 30 cm… Difficilmente di più. Eppure le basi sono da 60 cm, costringendoci a mettere cose avanti e dietro e a spostare tutto continuamente, con non poco carico di stress!

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Lo stesso dicasi per gli armadi delle camere da letto. Se i 60 cm si profondità sono comodi per i vestiti appesi, sono eccessivi per magliette e maglioni e ancora più per le cose più piccole come l’intimo. Servirebbero elementi a profondità diverse, così da ottimizzare al massimo lo spazio disponibile.

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Ricordiamoci che la casa è fatta in parte  da spazio da vivere e in parte da spazio  per contenere. Il giusto equilibrio permette di ottenere uno spazio davvero vivibile.

Le case sofferenti spesso hanno uno squilibrio e una mancata corretta distribuzione degli oggi e dei contenitori.

Le case piacevoli hanno una maggior percentuali di spazi per vivere che luoghi per contenere (Casaminimalista.it di Francesca Romana architetto, docet! Andate a curiosare tutti i suoi consigli utili per vivere la casa al meglio!

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Nei prossimi giorni vedremo nel dettaglio lo no spazio dell’architettura e quali sono le insidie che non ci permettono di viverlo bene! Quali i consigli e le soluzioni, secondo noi!

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Per adesso buon inizio di Avvento….che questo momento magico di riflessione e preghiera, sia anche un modo per riscoprire il vero senso dell’abitazione per le nostre vite!

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Ph. da Pinterest

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